Francesco manifesta i primi sintomi il 2 marzo, e dopo soli 4 giorni viene ricoverato in terapia intensiva all’Ospedale San Raffaele. L’8 marzo è già intubato con i polmoni seriamente compromessi e dal 23 marzo rimane collegato alla macchina Ecmo per la circolazione extracorporea. Poi il tentativo dei medici del Policlinico di Milano per salvare la vita del 18enne: un trapianto di polmoni. Un intervento del genere non era mai stato effettuato in Europa, ma tutto è andato per il meglio e adesso il ragazzo sta affrontando la convalescenza. Gli unici precedenti sono rari interventi eseguiti in Cina. Il trapianto è stato eseguito il 18 maggio sotto il coordinamento del Centro nazionale trapianti insieme al Centro regionale trapianti e il Nord Italia transplant program.
“Un successo che appartiene a tutto il Servizio sanitario nazionale”, così si sono espressi i medici del Centro nazionale trapianti. “Un’operazione complessa, sia per le precauzioni raddoppiate, sia per le condizioni in cui si trovavano i polmoni del ragazzo”. Oggi Francesco è sveglio e segue la fisioterapia. Dovrà seguire una lunga riabilitazione dopo aver trascorso 58 giorni disteso a letto, intubato e assistito dalle macchine, ma il peggio ormai è alle spalle.