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A Bergamo arriva il frutteto aperto con la raccolta “fai da te” delle ciliegie

Dopo aver passato settimane chiusi in casa per il lockdown, molti cittadini hanno deciso di fare il pieno di natura con la raccolta della frutta “fai da te”, una scelta motivata dalla voglia di stare all’aria aperta, ma anche di fare una spesa di qualità e a km zero: dalla pianta alla tavola, senza intermediazioni.

Tra le proposte più apprezzate c’è quella di Matteo Locatelli, il giovane titolare della frutticoltura Sant’Anna di S.Omobono Imagna, che lo scorso weekend ha aperto i cancelli del suo frutteto adiacente allo spettacolare complesso di Astino, sui colli di Bergamo, proprio alle porte della città, e di quello di Valbrembo, a pochi chilometri di distanza. E’ stato un vero e proprio boom di presenze.

“Offriamo un’esperienza in totale sicurezza – dice Matteo Locatelli –: chi viene nel nostro frutteto deve indossare la mascherina e sanificare le mani nonché rispettare la distanza di sicurezza. Collaboriamo con alcuni volontari che hanno il compito di fare entrare le persone in modo ordinato e di evitare assembramenti. In questo modo si possono vivere momenti rilassanti, immersi nella natura, raccogliendo ciliegie mature al punto giusto. Il nostro modello di produzione è equilibrato, pratichiamo la lotta integrata ed utilizziamo metodi di coltivazione naturali per offrire un prodotto sano e genuino. A seguire, in base all’andamento stagionale, si farà la raccolta delle albicocche e delle pesche”.

Coldiretti Bergamo sottolinea che questa formula di raccolta “self service” capovolge il rapporto fra clienti e produttori: non è più il prodotto a raggiungere il consumatore, ma viceversa. Una forma di acquisto che diventa esperienza ludica e divertente, un’occasione per conoscere più da vicino la realtà dei produttori e vivere qualche ora a contatto con la natura.

“Quando la frutta è matura, apriamo dal venerdì alla domenica – spiega Matteo Locatelli –; a chi vuole fare la spesa direttamente dall’albero spieghiamo brevemente i segreti per raccogliere i frutti senza fare danni, soprattutto a determinati rami che sono fondamentali per il raccolto del prossimo anno. Sembra un limite, ma in realtà fa parte del “gioco” e serve anche per far comprendere e rispettare i segreti della stagionalità e della coltivazione”.

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