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violenza donne

Condanna e risarcimento in un caso di stalking a Bergamo

Martedì 19 novembre al Tribunale di Bergamo si è svolta l’udienza in rito abbreviato per il procedimento che ha visto imputato il datore di lavoro di un’azienda del legno nei confronti di una lavoratrice; la Consigliera di parità si era costituita parte civile nel processo.

Il giudice, dopo aver accolto la costituzione di parte civile della Consigliera di parità della provincia di Bergamo, ha condannato l’imputato a 1 anno e 8 mesi, subordinando la sospensione della pena al risarcimento dei danni che sono stati riconosciuti sia nei confronti della lavoratrice (anch’essa costituitasi parte civile) che della Consigliera, assistita dall’avvocata Miriam Campana. La lavoratrice è supportata anche dalla Filca Cisl di Bergamo a cui è iscritta. La sentenza di primo grado, con la relativa motivazione, verrà depositata nei prossimi 30 giorni. La Consigliera di parità Isabel Perletti esprime forte soddisfazione: “Mi risulta che si tratti di una condanna particolarmente esemplare per il reato di stalking, rispetto a quelle finora emesse. Mi fa piacere che questo reato venga riconosciuto nella sua gravità, in particolare nel momento in cui riguarda i rapporti di lavoro. Un bel risultato che arriva proprio a ridosso della ricorrenza del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La somma di 5mila euro che mi è stata riconosciuta verrà utilizzata per l’assistenza legale di lavoratori e lavoratrici vittime di discriminazioni di genere”. Simone Alloni, segretario generale Filca Cisl Bergamo, dichiara: “Il tema delle molestie nei luoghi di lavoro purtroppo è diventato un problema che riscontriamo
con maggiore frequenza. Il compito della Filca è quello di tutelare coloro che hanno il coraggio di denunciare comportamenti molesti e discriminatori, anche attraverso la contrattazione collettiva”.

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