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Colere saluta la vecchia seggiovia

Colere saluta la vecchia seggiovia

Ieri, lunedì 6 marzo, Colere ha salutato la vecchia seggiovia che dal 1981 ha trasportato gli sciatori sulla Presolana Nord. Nonostante le restrizioni economiche dell’epoca, l’Amministrazione Comunale ha investito diversi milioni di lire per realizzare l’impianto, ottenendo finanziamenti da vari enti come Montedison, la Camera di Commercio e la Provincia di Bergamo, oltre a un mutuo con il Credito Sportivo. La vecchia seggiovia fu costruita dalla MEB di Fiorano al Serio e ora verrà smantellata insieme ai suoi pali di supporto e alle stazioni di partenza e arrivo.
Il nuovo impianto seguirà lo stesso percorso della vecchia seggiovia, ma con cabine per 10 persone ciascuna, che renderanno il viaggio più veloce, confortevole e adatto anche alle condizioni climatiche avverse. La cabinovia potrà funzionare anche di notte, aumentando la capacità di trasporto degli sciatori. Nonostante un anno e mezzo di burocrazia, i lavori inizieranno presto e coinvolgeranno una ventina di lavoratori e tecnici, che raggiungeranno un massimo di 70/80 persone durante i momenti di maggior attività.
La nuova cabinovia è già stata consegnata a Colere nella primavera scorsa e i lavori si svolgeranno in fretta, con l’obiettivo di completare i collaudi prima dell’estate. Dopo l’installazione della nuova seggiovia, la società si concentrerà sulla sostituzione delle due seggiovie che portano da Polzone fino al crinale della Presolana, che dividono la Val di Scalve dalla Val Seriana. Saranno anche potenziate e migliorate le piste sciistiche, con un investimento totale previsto di circa 25 milioni, di cui 4,5 coperti dalla Regione Lombardia.
Oltre alle infrastrutture turistiche, si spera che le istituzioni e la comunità locale si impegnino a migliorare le infrastrutture pubbliche come parcheggi e circonvallazioni, fino alla banda larga. È necessario anche promuovere le attrattive turistiche e culinarie della zona per attirare visitatori. Se le istituzioni faranno la loro parte, questo investimento potrebbe essere il punto di svolta per la Valle di Scalve.

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