Cerca
Close this search box.

Chi è Nicola Botticchio? Il più giovane casaro della Valle Camonica

Il più giovane casaro della Valle Camonica si chiama Nicola Botticchio e vive ad Artogne. Ha 16 anni, frequenta l’Istituto Tecnico Agrario Pastori di Brescia e non appena si libera dagli studi si precipita nell’azienda di famiglia della zia, Marta Andreoli, dove ha iniziato a fare pratica alcuni anni fa e dove, in poco tempo, è stato capace di distinguersi grazie ad una maturità non comune per un ragazzo della sua età. Recentemente, a suggellare le sue qualità è stata la partecipazione a “Fiormaggi”, la prima edizione del concorso dedicato ai migliori formaggi di alpeggio della Valle Camonica. Proprio questa importante vetrina lo ha visto vincitore in una delle categorie grazie al suo casolet, tipico formaggio di montagna a pasta molle e cruda ottenuto da latte intero.

“La vittoria è giunta inaspettatamente – racconta Marta, la zia di Nicola -. Per un ragazzo di quell’età avere già un riconoscimento così importante è una grande soddisfazione”. Non che avesse bisogno di motivazioni extra. Quel che certamente non manca al giovane casaro, infatti, è l’entusiasmo. “Anche adesso che con la scuola si fa la didattica a distanza alle 5 del mattino è già in azienda – spiega la titolare -, poi si fa le sue ore di lezioni online e dopo pranzo è di nuovo all’opera. È instancabile”.

Marta Andreoli lavora da 23 anni nella sua azienda agricola ad Artogne, che precedentemente fu del padre e della quale dal 2010 è diventata titolare. In principio l’azienda contava dieci vacche da latte, mentre oggi sono settanta. Una tradizione di famiglia in cui si producono formaggi a filiera corta, in particolare Silter DOP, formaggio nostrano, formaggelle, burro e Casolet. “Nicola ha l’esempio di suo nonno – continua Marta -, che a 73 anni lavora sodo e ovviamente lui non vuole essere da meno”.

In passato l’azienda ha contato fino a 120 capi allevati, numero poi ridimensionato con l’avanzare dell’età per Marta e suo padre. Tuttavia, l’arrivo del nipote potrebbe cambiare di nuovo le carte in tavola. Il giovane casaro ha già svolto stage e attività in malga, in particolare al Bassinale di Montecampione durante il periodo estivo. “Adesso sta ancora studiando, quando tra due anni finirà le superiori deciderà cosa vuole fare – conclude Marta -. È un giovane promettente, il futuro è tutto dalla sua parte”.

Francesco Moretti

 

Condividi:

Ultimi Articoli

Luigi Ravasio. Le regole dell’astrazione

Sarà aperta domenica 21 aprile presso la Galleria dell’Accademia Tadini di Lovere (Bg) la mostra “Luigi Ravasio. Le Regole dell’astrazione”. La mostra nasce dalla donazione