Cinque anni fa, in una dozzina di città francesi si celebrò per la prima volta la GeoNight, proposta dal Comitato Geografico Nazionale Francese (CNFG). Dal 2018 l’iniziativa si è diffusa a livello internazionale, prima in Europa e poi in altri paesi del mondo. Lo scopo è quello di puntare i riflettori sulla geografia e sui geografi, oltre che rendere più accessibile la ricerca in questo campo.
La Notte della Geografia arriva anche a Borno, comune coinvolto in una serie di video e interviste che si inseriscono all’interno dell’evento La Montagna Fragile, organizzato dal dipartimento di Studi Umanistici dell’Università IULM.
L’Italia quest’anno si classifica al primo posto per il numero di iniziative organizzate: sono previste fino a sessanta conferenze online durante tutta la giornata. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, ricercatori e appassionati porteranno sullo schermo i più recenti sviluppi della disciplina. I temi più gettonati – e scottanti – di quest’edizione sono i problemi ambientali e la gestione del territorio.
Spesso si pensa che la geografia sia qualcosa che una volta terminata la scuola smetta di appartenerci. La GeoNight mira proprio a far cadere questo luogo comune, dando la possibilità al grande pubblico di familiarizzare con concetti e studi geografici che spesso sembrano totalmente inaccessibili. Per fare ciò, gli organizzatori vengono incoraggiati a proporre aspetti originali delle scienze geografiche, in modo da conciliare la geografia accademica con quella più popolare.
Maria Ducoli