Bergamo: cinque arresti per tentata estorsione e aggressione a imprenditore

La mattina del 28 febbraio 2025, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bergamo, con il supporto della Compagnia Carabinieri di Bergamo, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo. Il provvedimento ha riguardato cinque individui accusati di tentata estorsione aggravata e continuata.

L’inchiesta trae origine da fatti accaduti nell’aprile 2024, quando un cittadino italiano, residente nella provincia di Bergamo, si era rivolto a un avvocato per contattare un imprenditore bergamasco del settore autotrasporti, richiedendo il pagamento di un milione e trecentomila euro. La somma era asseritamente dovuta dal defunto padre dell’imprenditore a titolo di restituzione di un presunto prestito, rivelatosi inesistente.

Dopo il rifiuto del pagamento, l’indagato ha deciso di passare all’azione: il 6 novembre 2024 ha incaricato tre cittadini rumeni di organizzare un’aggressione violenta nei confronti dell’imprenditore per intimidirlo. Gli aggressori, a bordo di una Nissan Micra grigia, hanno atteso la vittima fuori dalla sua abitazione. Quando l’uomo è uscito con la propria vettura, gli aggressori hanno dapprima colpito l’auto con mazze e successivamente lo hanno speronato. Grazie alla sua prontezza di riflessi, l’imprenditore è riuscito a fuggire in retromarcia ad alta velocità, evitando conseguenze più gravi per sé e per il giovane figlio che si trovava con lui.

In seguito all’attacco, la vittima ha sporto denuncia presso la Stazione Carabinieri di Ponte San Pietro, avviando così le indagini sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria. Tuttavia, il presunto estorsore non si è fermato: il 22 novembre 2024 ha contattato nuovamente l’imprenditore in forma anonima, minacciandolo e intimandogli di pagare la somma richiesta, avvertendolo che, in caso contrario, non avrebbe festeggiato il Natale. Il 9 dicembre 2024, un ulteriore messaggio minatorio è stato inviato via SMS, includendo anche minacce alla sorella della vittima. Il 18 dicembre 2024, le intimidazioni sono proseguite con una visita dell’indagato e di un altro cittadino rumeno presso la ditta dell’ex compagno della sorella dell’imprenditore, esercitando ulteriori pressioni su quest’ultimo.

Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno permesso di ricostruire l’intero schema estorsivo. Durante due distinte perquisizioni eseguite nel mese di gennaio, sono stati recuperati i telefoni utilizzati per le minacce. Uno dei dispositivi era in possesso del principale indagato, mentre l’altro era stato ceduto al complice rumeno dopo le ultime telefonate intimidatorie.

Questa mattina, il presunto mandante della tentata estorsione, un uomo di 53 anni, è stato arrestato presso la sua abitazione e condotto alla Casa Circondariale di Bergamo. Il complice rumeno, già detenuto per un altro reato, ha ricevuto la notifica dell’ordinanza direttamente in carcere.

Per quanto riguarda i tre cittadini rumeni responsabili dell’aggressione, le autorità hanno accertato, attraverso i canali di Cooperazione Internazionale, che erano stati arrestati in flagranza per furto in abitazione in Slovenia. Sulla base di queste informazioni, il G.I.P. ha emesso un Mandato d’Arresto Europeo, notificato ai tre nel carcere di Celje in Slovenia.

Si precisa che l’indagine è ancora in fase preliminare e che, per gli indagati, vige il principio di presunzione di innocenza fino a un’eventuale condanna definitiva.

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