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arresti carabinieri

Arrestato per violenza continuata su moglie e figli

Un 34enne romeno senza fissa dimora è stato arrestato a Soresina dai carabinieri perché accusato di avere picchiato la moglie costringendola a prostituirsi. L’uomo appartiene a un’organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione nelle province di Cremona, Bergamo, Brescia, Lodi e Piacenza.

Si tratta di un disoccupato pluripregiudicato per il quale il tribunale di Bergamo lo scorso 9 febbraio aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare per i reati di sequestro di persona, maltrattamento in famiglia, violenza privata aggravata e continuata e lesioni nei confronti della moglie. Al momento dell’arresto si trovava a casa della moglie, anche se il tribunale gli aveva vietato di avvicinarsi alla donna. I reati compiuti in famiglia sono stati consumati a Torre Pallavicina, dove i due abitavano tra marzo e agosto dello scorso anno. Le forze dell’ordine erano venute a conoscenza dei maltrattamenti e delle violenze sistematiche compiute dal marito, che avvenivano anche in presenza dei tre bambini di 14, 10 e 7 anni. L’uomo aveva poi costretto la moglie a trasferirsi con lui nella casa di Soresina. I vicini hanno sentito le urla e il pianto della donna, l’hanno soccorsa e hanno chiamato i carabinieri. Ai militari la moglie ha riferito che il marito la percuoteva tutti i giorni, quand’era ubriaco, con la cinghia dei pantaloni e a mani nude. Le sbatteva la testa contro il muro, poi usciva, chiudendola in casa. Lo scorso agosto l’aveva addirittura minacciata di morte brandendo un coltello. Prima di trasferirsi in Italia la coppia viveva in Germania dove la donna era costretta a prostituirsi e dove, esasperata, aveva avuto il coraggio di presentare l’unica denuncia. I carabinieri hanno riferito che l’uomo, che deve rispondere anche dei reati di rissa, minacce, furti, rapine e danneggiamenti, era sempre riuscito a sfuggire all’arresto, grazie alle coperture di amici e parenti. Una sua ex compagna romena lo aveva già denunciato per essere stata costretta a prostituirsi, minacciandola e picchiandola. Rocco Papaleo, comandante della compagnia carabinieri di Cremona ha sottolineato in conferenza stampa che «la violenza domestica è la prima causa di morte nel mondo per le donne tra i 16 e i 40 anni: più degli incidenti stradali, più delle malattie».

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