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ArcheoBreno: la contemporaneità trova le sue radici

Lo scorso sabato a Breno si è respirata aria di preistoria; infatti, il Castello è diventato teatro di laboratori di archeologia sperimentale. L’associazione Archexperience, in collaborazione con Pro Loco, Comune di Breno e Marta Tour ha organizzato l’evento ArcheoBreno, una giornata dedicata all’archeologia sperimentale. I più piccoli hanno potuto cimentarsi nella tessitura e in una serie di mestieri dell’antichità. Ceramica neolitica, archeometallurgia e cucina paleo, neolitica e medievale sono state alcune delle iniziative proposte.

Laboratori di questo tipo attirano sempre l’attenzione dei bambini, predisposti per natura alla curiosità. Queste iniziative permettono loro di riscoprire tempi antichi, usi e tradizioni che sono lentamente sciamati. In una quotidianità sempre più frenetica, più tecnologica e istantanea, i laboratori di archeologia danno la possibilità ai più piccoli di riappropriarsi del tempo e della pazienza necessaria per arrivare ad avere un prodotto finito, staccandosi per un attimo dal magico click che risolve ogni problema in 0.008 secondi.

In quest’occasione è stata inaugurata anche la Biennale d’arte Arcaico Contemporaneo, una mostra che coinvolge 60 artisti e circa 400 opere che verranno esposte in 22 luoghi della Valle Camonica. L’evento, coordinato artisticamente da Virgilio Patarini, riempirà il territorio di arte e cultura fino al 31 ottobre. Le opere non adorneranno solo le pareti di gallerie e musei, ma arriveranno anche in ambulatori medici e pizzerie, perseguendo l’idea di un’arte che sia accessibile a tutti.

La Biennale vuole essere un punto d’incontro tra contemporaneità e arcaico, un ritorno alle origini, perché l’oggi affonda le proprie radici nel giorno precedente e in quello prima ancora.

                                   Maria Ducoli

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