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Alberto Brivio confermato presidente di Coldiretti Bergamo

Alberto Brivio è stato confermato all’unanimità presidente di Coldiretti Bergamo. 50 anni, orticoltore di Bergamo, ricoprirà il prestigioso incarico per il prossimo quinquennio. L’elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea dei presidenti di sezione che si è tenuta ieri sera, presso l’agriturismo S. Alessandro ad Albano S. Alessandro, con la partecipazione dell’assessore regionale all’agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi, del presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini e del consigliere regionale Giovanni Malanchini.

Ringraziando tutti per la rinnovata fiducia e ribadendo la propria attenzione al gioco di squadra con i dirigenti ai vari livelli, Brivio ha sottolineato che “negli ultimi anni, all’interno del progetto sindacale di Coldiretti, ha preso corpo il nostro impegno per avere l’etichettatura d’origine. Anche se abbiamo raggiuto risultati significativi, questa nostra battaglia non è definitivamente vinta. Riteniamo che l’obbligo di indicare l’origine in etichetta debba essere esteso a tutti i prodotti alimentari che si trovano sugli scaffali dei supermercati e a tutti quelli esportati e quindi continuerà ad essere uno dei nostri impegni prioritari”.

Brivio ha quindi affermato che “la tutela delle vere produzioni agroalimentari italiane passa anche dallo stop alla svendita all’estero dei grandi marchi dell’agroalimentare italiano e dall’opposizione ad accordi multilaterali che legittimano la pirateria agroalimentare come il CETA, l’accordo di libero scambio Ue-Giappone e quello tra Ue e Mercosur, rischi che Coldiretti a più volte denunciato”.

Dopo aver ricordato la strenua opposizione che Coldiretti Bergamo sta facendo al consumo indiscriminato di suolo, Brivio ha ricordato che “anche l’acqua è una risorsa strategica e insostituibile per le attività agricole: sempre più spesso, anche nei nostri territori, ci troviamo a fare i conti con l’emergenza idrica frutto dei cambiamenti climatici in atto. A questo riguardo voglio sottolineare il prezioso lavoro svolto dal Consorzio di Bonifica e la necessità di sfruttare le cave dismesse come bacini di accumulo nonché di rivedere il regolamento sul deflusso minimo vitale che così come è pensato non tiene conto del fatto che l’agricoltura svolge il prezioso compito di produrre cibo e per fare questo ha bisogno di risorse idriche”.

Il presidente di Coldiretti Bergamo si è quindi soffermato sulla scelta strategica delle Regione Lombardia di accorpare le deleghe dell’agricoltura e dell’alimentazione in un unico assessorato, con il compito di sovraintendere alle politiche del cibo e di fare dialogare maggiormente gli altri assessorati, in particolare all’ambiente e alla sanità, per concertare e dare risposte puntuali alle esigenze delle imprese agricole, a partire dagli agricoltori per arrivare ai trasformatori, ai distributori e ai consumatori. Una scelta che Brivio ha auspicato possa essere presa come riferimento dal futuro Governo.

Il neo assessore regionale all’agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi ha evidenziato il ruolo centrale che l’agricoltura lombarda riveste dal punto di vista economico, sociale, occupazionale e come presidio idrogeologico e di salvaguardia ambientale. Si è quindi reso disponibile ad affrontare l’annoso problema creato dal proliferare indiscriminato degli animali selvatici che stanno mettendo a dura prova l’agricoltura in vaste aree della provincia bergamasca e ha toccato il tema relativo alla gestione idrica annunciando il proprio impegno a dare applicazione alla normativa che prevede l’utilizzo di cave dismesse per l’accumulo di acqua da poter utilizzare nei periodi di crisi idrica.

“La riduzione di risorse per la futura programmazione della Politica Agricola Europea non è concepibile per uno dei settori trainanti dell’economia europea – ha chiosato il presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini – così come sono fortemente lesivi per il nostro sistema agroalimentare gli accordi internazionali che la UE si accinge a stringere”. Prandini ha inoltre posto all’attenzione dei presenti su come l’Europa sia contro il volere dei propri cittadini quando avversa di fatto l’etichettatura in origine delle materie prime nei prodotti alimentari.

Ha portato il proprio saluto all’assemblea anche il consigliere regionale Giovanni Malanchini.

Nel corso dei lavori assembleari è stato rinnovato anche il Consiglio di Coldiretti Bergamo che ora, in rappresentanza delle varie zone territoriali, risulta così composto: Alberto Brivio, Giorgio Piovanelli, Cristian Agnelli, Marco Caffi, Emanuela Perico, Antonella Tironi per la Zona della Media Pianura; Alessandro Breda, Giovanni Giudici, Giacomo Rossi, Carlo Donini, Marco Facchinetti, Fiorenzo Lazzari per la Zona della Montagna Orientale; Massimiliano Marta, Nazzareno Samuel Ferro, Sandro Maffi, Nadia Mapelli, Gianluigi Carminati, Mario Facchinetti per la Zona della Pianura; Antonella Cometti, Dario Ezio Ghilardi e Luca Peroni per la Zona della Montagna Occidentale. Fanno inoltre parte di diritto Daniele Filisetti Delegato di Giovani Impresa, Elena Lazzarini Responsabile Donne Impresa, Romeo Andreini Presidente Associazione Pensionati e Paolo Vecchi Presidente di Terranostra

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