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Agricoltura di montagna, l’assessore regionale Gianni Fava in visita all’Azienda agricola «Settimocielo»


“Un progetto che potrebbe sfruttare fondi della programmazione destinati allo sviluppo locale – 7 milioni complessivamente -, con una valenza importante, interessante per il recupero e il riutilizzo di un territorio di montagna che ha perso la vocazione agricola; una fase a cui è seguita una spoliazione delle aree che ha causato conseguenze negative, dal dissesto idrogeologico alla presenza di infestanti”. Lo ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura, che ha visitato in località Bretto di Sopra, a Camerata Cornello, l’azienda agricola “Settimocielo”. L’azienda coltiva frutta biologica e la trasforma in prodotti disidratati, particolari e innovativi, cercando di soddisfare una sempre più crescente domanda di qualità e naturalezza nelle preparazioni alimentari.

Un progetto commerciale avviato nel 2009, che trova sbocco nella vendita online, per affermare il quale ora si punta a coinvolgere giovani del territorio e chi voglia riportare a produzione terreni di montagna incolti. Con una produzione complessiva di 10 quintali su 4 ettari, l’azienda agricola brembana conta, inoltre, su un laboratorio produttivo in fase di sviluppo. “L’agricoltura di montagna ha un senso e un valore se i suoi prodotti vengono valorizzati adeguatamente nei diversi mercati – ha rilevato l’assessore -. Noi abbiamo messo a disposizione molte risorse per fare attività promozionale, di sviluppo e recupero di queste aree svantaggiate. E’ nei piani della Ue, in particolare la montagna. I piani di sviluppo locale partono da qui, il Gal deve intercettare questa progettualità, che dovrebbe essere parte integrante dello sviluppo territoriale”.

“L’idea è dell’imprenditore ma il pubblico può sostenere il progetto – ha concluso l’assessore lombardo -. Recuperare queste aree si può coinvolgendo i giovani del territorio e tutti coloro che vogliono rimettersi in gioco in una nuova attività come questa, attraverso la messa a punto di una piattaforma di gestione e vendita di questi prodotti. La frutta disidrata sta vivendo una fase positiva, impensabile per tipologia di offerta e consumi solo una decina di anni fa”.


 

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