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Agicoltori bresciani in attesa di qualche segnale

Gli agricoltori bresciani di «Riscatto agricolo» annunciano una settimana di mobilitazione e nuove proteste in strada e in piazza, con lo sguardo e l’orecchio rivolti a Roma e a Bruxelles.. Nel quinto giorno di proteste, le istanze sono le stesse ribadite durante la settimana: «abbassare i costi per i coltivatori». «Da lunedì alzeremo l’asticella se non avremo risposte” E’ la minaccia più frequente che si sente ribadire nei centri di raccolta E mentre la Francia brucia, a Brescia si opta per la linea attendista e cauta con due giorni dedicati alla sensibilizzazione della comunità, per spiegare le ragioni della protesta, motivare i disagi e assaggiare i prodotti locali made in Brescia

La delegazione che in via della Maggia, a Brescia, piantona l’area del presidio ha iniziato a ingrossarsi: cinquanta trattori disposti simbolicamente compongono la scenografia. Un palco, un’area food, al centro una vera e propria piazza adornata da divani, fari e striscioni. Al centro un fuoco per affrontare le temperature rigide della sera.

Per tutto il pomeriggio di ieri sabato , ma la cosa si ripeterà anche nella giornata odierna «porte aperte», nel parco dei trattori.

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