Nella mattinata di giovedì 7 dicembre gli agenti della Squadra operativa della Polizia locale di Brescia hanno perquisito una villa a Carobbio degli Angeli e sono stati aggrediti da padre e figlio rom.
L’operazione, disposta dalla Procura di Brescia nell’ambito dell’indagine relativa a una truffa finanziaria che un italiano di origini rom di 51 anni avrebbe messo a segno insieme ad altri complici. Sembra nel giro ci sia anche un tedesco che avrebbe perso circa 110 mila euro, 50 mila in contanti, il resto è il valore di un orologio. Gli agenti della Squadra operativa di Brescia si sono presentati alla villa di Carobbio, indossando la pettorina di riconoscimento. L’accoglienza di padre e figlio è stata particolarmente ostile. Prima il figlio 18 enne del presunto truffatore ha urlato che non sarebbero riusciti a entrare perché la casa era blindata. Quando poi gli uomini della Squadra operativa hanno visto, dalle finestre, che gli occupanti cercavano di eliminare la documentazione, hanno iniziato a spaccare una finestra per fare irruzione. Si sono avvicinati al capo famiglia, che ha cercato di allontanarli con i pugni. Sono riusciti a bloccarlo, nonostante si siano messe in mezzo anche la moglie dell’uomo e la compagna del figlio. È proprio il figlio che, sceso dalle sue stanze, si è avventato contro gli agenti colpendoli alle spalle. Anche lui è stato bloccato e ammanettato. Nella villa bunker sono stati trovati due milioni di euro in banconote false, orologi di lusso, gioielli, mobili e indumenti costosi. Tutti i membri della famiglia sarebbero senza una occupazione fissa.