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“Addottami”. In Valle Camonica nasce un nuovo progetto

Dalle mucche alle capre, dagli alveari alle piante da frutto: come aiutare allevatori e produttori e salvaguardare l’ambiente

Sono grandi, dolci e mansuete ma… non possono stare in un appartamento. Però si possono adottare a distanza. Le mucche sono le protagoniste di una bella iniziativa lanciata dall’Associazione PromAzioni360 di Darfo Boario Terme – presidente Loretta Tabarini -, con il patrocinio dell’Associazione Darfense Agricoltori, a favore di una realtà che coinvolge i piccoli allevatori della Valle Camonica, aiutandoli a sostenere i costi di un’attività sempre più rara e onerosa.

Il progetto si chiama appunto «AdottaMi». E non servono stalle, prati verdi o campi: è sufficiente scegliere una mucca on-line e contribuire al suo sostentamento versando una somma mensile, semestrale o annuale. In cambio, i «genitori adottivi» riceveranno burro, formaggi freschi e stagionati e gustosissime ricotte. Ma non è tutto: si potrà anche sapere quando la mucca sarà al pascolo in estate, «incontrarla» nel suo habitat naturale e visitare la malga, e infine vedere come si produce il formaggio secondo metodi antichi.

I prodotti saranno spediti a casa o potranno essere ritirati direttamente nelle malghe.

Nel corso dell’anno sono inoltre previsti alcuni appuntamenti per visitare le aziende e conoscere da vicino la mucca adottata, oltre a proposte di aperitivi, pranzi e cene in loco. Su richiesta si possono fornire anche pacchetti turistici per soggiorni o week-end a prezzo convenzionato.

A fare da apripista l’azienda di Nadia Salvetti di Breno, a cui si aggiungeranno nei prossimi giorni altri allevatori e produttori.

«AdottaMi – La mucca» è un progetto pilota, perchè in futuro ci si potrà prendere

cura a distanza anche di capre, alveari, ulivi, orti, vigne e alberi da frutto. Il presupposto è più o meno simile per tutti: in cambio di un contributo è possibile assicurarsi un rifornimento periodico di alimenti sani e gustosi, direttamente dalle mani di chi li ha prodotti, aiutando a conservare le tradizioni di un lavoro antico e salvaguardando la natura e il territorio camuno.

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