I Carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare a un marocchino 21enne, già in carcere a Bergamo per spaccio di stupefacenti, coinvolto ulteriormente in un ramificato sistema di spaccio di eroina, fin dal 2016.
Sono stati in particolare i militari della Stazione di Romano di Lombardia a ricostruire la rete di spaccio del 21enne, irregolare sul territorio nazionale, con alle spalle trascorsi analoghi. I Comuni interessati dallo smercio di eroina erano quelli di Barbata, Calcio, Cologno al Serio, Cortenuova, Romano di Lombardia e Ghisalba, dove il consumo di eroina è ritornato a occupare una fetta importante del mercato degli stupefacenti. E’ stata così ricostruita l’attività criminale del 21enne già a partire dal 2015: nel febbraio 2016 lo straniero venne arrestato in flagranza di reato in compagnia di un suo connazionale a Barbata. Da quel momento in poi è iniziata l’indagine approfondita degli investigatori dell’Arma, che ha fatto luce sul ramificato sistema di spaccio di eroina che il marocchino aveva messo in piedi e che si consumava per lo più nei campi e nelle aree verdi dei comuni interessati od addirittura in cave e cascine dismesse della zona. Una dose di eroina, un grammo circa, veniva mediamente smerciata a 20 euro. In taluni casi veniva venduta anche la cocaina, ad un prezzo superiore. Sono state sia le indagini tradizionali che quelle tecniche a delineare i contorni del meccanismo di spaccio del giovane magrebino, che si interfacciava con decine di clienti, tutti italiani domiciliati per lo più nella Bassa Bergamasca, di età ed estrazioni sociali diverse. Lo stesso GIP nella relativa ordinanza di custodia cautelare parla di “radicamento territoriale dell’indagato nell’area della bassa bergamasca”. Gli inquirenti stimano il volume d’affari criminoso in molte migliaia di euro, con diverse centinaia le cessioni di droga ricostruite dai militari dell’Arma nel corso delle indagini.