Una società camuna operante nel settore dell’impiantistica per energia elettrica e 11 persone nei guai al termine dell’indagine di 4 anni da parte della Guardia di Finanza di Edolo, con fatture false per 2.,5 milioni di euro ed Iva evasa per 500mila euro.
8 persone della Vallecamonica e 3 della provincia di Brescia sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria da parte della Guardia di Finanza di Edolo per i reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. Si tratta del traguardo finale di una lunga indagine che la brigata edolese ha condotto con puntuale attenzione a tutti i particolari, partendo dal primo gennaio 2012 e fino al 31 dicembre 2016 che, tramite un’accurata verifica fiscale, ha portato all’analisi della veridicità delle operazioni commerciali da parte di una società camuna operante nel settore della “realizzazione di impianti per la fornitura di energia elettrica”. In particolare sono state passate al setaccio tutte quelle transazioni commerciali relative al noleggio di mezzi tecnici impiegati nei cantieri. Con il coordinamento e l’indirizzo della Procura della Repubblica di Brescia, le Fiamme Gialle edolesi hanno contestato all’impresa l’utilizzo di false fatture per il noleggio di mezzi che in realtà risultavano impiegati, nello stesso periodo e contemporaneamente, presso altri cantieri situati in diverse Regioni d’Italia. Con tale escamotage l’impresa avrebbe ottenuto un duplice illecito profitto: da un lato, i costi per tali falsi noleggi venivano, contestualmente, “compensati” con falsi ricavi dovuti all’emissione di altre fittizie fatture a soggetti consenzienti e a conoscenza del meccanismo attuato; dall’altro, i crediti IVA accumulati venivano utilizzati per “chiudere” i debiti tributari della società.
L’importo complessivo delle fatture false, emesse e annotate è di oltre 2,5 milioni di euro. Per tali operazioni fittizie è stata evidenziata un’IVA a tassazione pari a circa 500.000 euro, somma che non sarebbe mai stata versata.