Mercoledì 6 aprile, nella sala Rezzara del Palazzo di via Tasso, il presidente della Provincia Matteo Rossi ha incontrato ii presidenti delle Province della Lombardia Orientale (Brescia, Cremona e Mantova), per un momento di confronto e condivisione sui percorsi di governance avviati, che fa seguito all’accordo siglato lo scorso 15 gennaio tra le 4 Province per lo sviluppo di forme di collaborazione stabile per l’esercizio delle funzioni di area vasta.
E’ stata un’occasione per approfondire il progetto intrapreso a Bergamo per la promozione e lo sviluppo delle zone omogenee “la cosa importante – precisa il presidente della Provincia di Bergamo, Matteo Rossi -, è che oltre a raccontare il nostro processo, abbiamo cominciato a ragionare sulle buone pratiche e sui servizi che stiamo implementando per i Comuni. L’aver intrapreso un percorso comune per strutturarci in una dimensione politica unica come è la Lombardia Orientale è una cosa utile e necessaria. Vogliamo diventare forti e competitivi come la Città metropolitana”.
Tutti concordi sul fatto che ci sono tanti soggetti intermedi che in una ipotesi di razionalizzazione potrebbero confluire nella futura area vasta. Avere una rete con pochi soggetti in sinergia potrebbe essere un modello di governance efficiente per la Lombardia. Dopo il referendum di autunno, al temine del processo di semplificazione che ispira la riforma degli enti locali, si può immaginare un assestamento della politica locale articolata su tre livelli: le aree vaste o cantoni, enti amministrativi e giuridici, in una posizione intermedia tra i Comuni e la Regione.
“Stiamo sviluppando esperienze che già vedono il livello provinciale di Area vasta come il punto di riferimento dei Comuni. Vogliamo attivare strumenti sempre più unitari per la programmazione e gestione dei servizi. Mettere insieme le forze per erogare servizi di qualità, visto che le Province hanno dovuto tagliare il personale, diventa una strada percorribile che giova anche dal punto di vista finanziario. Vediamo con interesse il fatto di poter fornire servizi guardando oltre i confini della singola area vasta, ad esempio per la stazione unica appaltante, l’appalto unico per manutenzione delle strade, o altri servizi tecnici”, ha dichiarato il consigliere delegato della Provincia di Brescia Andrea Ratti.
Abbiamo aperto un confronto serrato con Mantova, giacché Regione Lombardia ci vede insieme. Oggi siamo una realtà frammentata con all’interno territori coesi, come il Cremasco, che ragiona sull’opportunità di unirsi con Lodi, cosa che stiamo valutando insieme ai Sindaci”, ha sottolineato il presidente della Provincia di Cremona Carlo Vezzini.
“E’ fondamentale il confronto per mettere in campo una politica unitaria in ambito più ampio. Noi stiamo lavorando alle zone omogenee, ma anche sviluppando un confronto più forte con Cremona, visto che il disegno regionale ci prevede insieme. Possiamo anche pensare a zone omogenee a scavalco con le due Province. Tutto questo deve essere un vantaggio per i Comuni, a loro supporto”, ha concluso il presidente della Provincia di Mantova Alessandro Pastacci.