Lunedì 3 giugno i Vigili del Fuoco di Brescia erano intervenuti in città in via Bocchi per spegnere l’incendio che si era sviluppato all’interno di una palazzina i tre piani. Ma all’interno di un appartamento hanno trovato uno scatolone contenente oltre un chilo di marijuana.
Il rogo si era sviluppato sotto il tetto della casa palazzina con diversi appartamenti disabitati, mentre in uno risiede un 31enne albanese. Per raggiungere il piano da cui erano divampate le fiamme, gli addetti antincendio hanno dovuto prima muoversi dall’appartamento sottostante, quello abitato dall’albanese. Ma era chiuso, così si sono fatti aprire dalla proprietaria e amministratore. Tuttavia, si è capito subito che qualcosa non andava. Infatti, si avvertiva un odore di marijuana all’interno delle stanze. Sul posto era intervenuta anche una volante della Polizia di Stato che nella camera da letto dell’abitazione ha trovato lo scatolone che conteneva una busta di cellophane e all’interno oltre un chilo di canapa e un altro sacchetto da 1 grammo. C’erano anche 6.500 euro ritenuti provento dello spaccio e per questo motivo sono stati sequestrati. La perquisizione si era poi fermata per consentire ai vigili del fuoco di spegnere l’incendio e con il rischio che l’edificio diventasse pericolante. Nel frattempo, la polizia ha contattato l’albanese che si trovava in casa della fidanzata. Quando è stato avvisato del rogo è subito rientrato e gli è stato mostrato il pacco di droga di cui ha ammesso di essere proprietario. Per lui è scattato l’arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, prima in carcere poi ai domiciliari dopo la convalida.