Una frode di 90 milioni dii euro e quei 15 milioni di euro trovati scavando nel giardino della loro villa: In seguito sa questa scoperta a Giuliano Rossini, a sua moglie Silvia Fornari, al loro figlio Emanuele, alla cognata di Rossini, Marta Fornari, ma anche a Carlo Paganotti, Michele Logiudice e Marco Pesenti, i tre imprenditori accusati di aver beneficiato del giro di fatture false milionario organizzato dall’imprenditore, due anni fa furono inflitte condanne di diversa entità. Ora la vicenda è tornata d’attualità La Corte d’Appello ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dal pm. Le condanne inflitte, restano quelle stabilite il giudice dell’udienza preliminare.
La Corte d’Appello ha corretto l’errore formale contenuto nella sentenza di primo grado, nel punto in cui non estendeva la confisca dei beni a quelli futuri, fino a concorrenza dell’equivalente frodato al fisco, ma ha anche più che dimezzato l’importo di quella inflitta a Logiudice, portandola a 213mila euro, contro da mezzo milione di euro. Ieri la pm si è rivolta alla Cassazione ritenendo illegale e troppo bassa, la pena inflitta agli imputati.
Il processo e la decisione ha messo una pietra sopra la vicenda e stabilito che per saldare una frode da decine di milioni di euro anche quattro anni di carcere possono bastare.