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Nucleare? Se ne torna a parlare

L’argomento della sostenibilità è molto attuale su diversi tavoli e  in più occasioni nella giornata.  L’uomo si è reso conto che continuare a consumare il territorio e le sue risorse al ritmo che ha contraddistinto gli ultimi anni non è più possibile, che bisogna cambiare strategia se non si vuol finire soffocati dalle nostre stesse azioni   E in uno stato di precarietà che offre scenari di crisi energetica si torna a parlare di nucleare, termine impronunciabile in Italia

Ma le prospettive restano aperte e di queste e di altri punti diventati roventi si discuterà nell’incontro di venerdì 15 marzo alle 21 presso la Sala consiliare di Villa d’Almè.

La sostenibilità è un tema chiave che accomuna molti degli incontri di «Tierra!», che invitano il pubblico «a immaginare ed essere protagonisti di un nuovo futuro che partendo dal quotidiano di ognuno possa influire positivamente sulla società intera e sul pianeta che ci ospita.

Ma come si inserisce la sostenibilità nel discorso sull’energia nucleare? Prima di tutto, bisogna affrontare l’elefante nella stanza: la gestione delle scorie. Le scorie nucleari sono un rifiuto di difficile gestione, ma da quando esiste il nucleare civile non ci sono stati casi di mala gestione né casi di contaminazione ambientale. Inoltre, se vogliamo guardare alla quantità relativa, a parità di energia prodotta sono poche rispetto a quelle prodotte da altre fonti energetiche.

Secondo l’Università di Pisa è  stato calcolato che un uomo che usasse solo energia di origine nucleare produrrebbe, nell’arco della propria vita, un volume di scorie di questo tipo tale da poter essere contenuto nel palmo di una mano.

Vero! Ma siamo oltre otto miliardi sulla terra!

A conclusione  della importante riunione tenutasi a Dubai l’Italia ha mantenuto una posizione interlocutoria, in perfetto stile italico, la grande riunione internazionale in cui si è discusso  di  cambiamento climatico, 22 altri Paesi hanno aderito alla «Declaration to Triple Nuclear Energy», un accordo che li impegna a triplicare la capacità di produzione di energia nucleare globale entro il 2050. L’energia nucleare, dice la dichiarazione, è il modo più rapido ed efficace per smettere di usare i combustibili fossili, facilitando così la transizione energetica.

Pro o contro che siate ne scoprirete di più partecipando all’incontro

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