La procura minorile e quelle ordinarie sono in stretto contatto e la polizia postale è all’erta rispetto a quanto sta succedendo in Rete sul tema della “Balena blu” (Blu Whale).
E proprio quello della polizia postale risulta un lavoro fondamentale per scovare i siti pericolosi e gli istigatori, i cosiddetti curatori. Sul sito della Polizia di Stato di Brescia – spiega Domenico Geracitano, da sempre in prima fila nella lotta sui pericoli del web da parte dei minori – c’è una sezione dedicata alla Blue Whale: si spiegano il fenomeno e la sua origine, ma ci sono anche consigli pratici per i genitori e anche per i ragazzi. L’attenzione e il dialogo in famiglia rimangono l’arma migliore per difendersi da molti pericoli, anche i più insidiosi, come quelli della Rete. «Se sei stato aggiunto a gruppi Whatsapp, Instagram, Twitter o Facebook che parlano i della sfida Blue Whale, parlane subito con i tuoi genitori»: è uno dei suggerimenti per non cadere nella rete mortale delle 50 regole della balena. Ora che le lezioni stanno per finire l’appello viene rivolto soprattutto a chi lavora con i ragazzi: grest, campi estivi, associazioni sportive.
📲 Ricevi gratis le notizie di Montagne & Paesi sul tuo telefonino!
Iscriviti al nostro canale WhatsApp ufficiale per restare sempre aggiornato su notizie e curiosità dalle valli.
📢 Seguici anche su Telegram!
Unisciti al canale Telegram di Montagne & Paesi per ricevere tutte le news in tempo reale.