Nella pianura bergamasca si consumano 2.850 dosi di cocaina al giorno, 8.800 di cannabis e 450 di eroina. In aumento anche l’assunzione di sostanze stupefacenti sintetiche. È questo lo scenario che emerge dall’indagine sul consumo di droghe in provincia di Bergamo promosso dall’Associazione Genitori Antidroga (AGA), in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, presentato questa mattina a Palazzo Pirelli.
“La società sta cambiando. Le nostre città stanno cambiando e con esse anche il mondo dei giovani, soprattutto dei minori – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani-. I casi di difficoltà nella gestione delle relazioni sono condizioni che rischiano di avvicinare i più giovani e i più fragili al mondo delle dipendenze. Insegnanti, genitori, educatori e studenti devono prendere posizione di fronte a fenomeni di emergenza sociale, come la droga, rifiutando l’indifferenza. È fondamentale prevenire situazioni di isolamento e promuovere occasioni di confronto e di crescita: strumenti indispensabili per affrontare potenziali disagi ed evitare il fenomeno delle dipendenze. Dobbiamo ripartire da qui per ricostruire relazioni sane nelle comunità”.
Nel 2020 Il Consiglio regionale, primo in Italia, ha promosso una legge sul consumo di sostanze stupefacenti, la legge n°23/2020. “Per finanziare la legge 23 abbiamo già stanziato 9 milioni di euro, mentre altri 17 milioni saranno investiti quest’anno – ha precisato il Presidente della Commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia Emanuele Monti (Lega) -. La legge 23 è uno strumento normativo fortemente innovativo: la Lombardia sarà la prima regione in Italia a creare negli ospedali posti letto dedicati alle persone con problemi di tossicodipendenze, la presa in carico del paziente sarà ampliata anche ai pazienti e un’attenzione particolare sarà rivolta alla cura dei minori, al loro recupero sociale e formativo. Infine, la legge allarga il campo alle ‘nuove dipendenze’ come l’abuso di farmaci, il gioco d’azzardo e la dipendenza da internet”.
“Dal report presentato questa mattina emergono dati drammatici sull’uso delle sostanze stupefacenti nella pianura bergamasca – ha sottolineato il Consigliere regionale Giovanni Malanchini (Lega) -. Regione Lombardia sta affrontando questo fenomeno secondo una logica multidisciplinare puntando al trattamento sociosanitario delle tossicodipendenze, ma anche all’azione di prevenzione. È un lavoro che stiamo portando avanti in sinergia con gli enti locali e, in particolare, con i Sindaci che sono le sentinelle dei territori e, nella lotta alle dipendenze, sono i primi punti di riferimento delle loro comunità”.
“È nostro compito dare le risposte necessarie per fronteggiare un fenomeno che è in continua crescita: non più solo limitato al consumo di stupefacenti, ma esteso anche a comportamenti compulsivi come il gioco d’azzardo e correlato al sistema della criminalità” evidenzia la Consigliera regionale Paola Bulbarelli (Fratelli d’Italia), componente del Comitato di indirizzo e coordinamento istituito dalla legge regionale n°23/2020. “La situazione in Lombardia – prosegue Paola Bulbarelli – è molto preoccupante e vede la nostra regione al primo posto per dipendenze: 7 adolescenti su 10 fanno uso di sostanze stupefacenti, le ragazze hanno superato i maschi per il consumo di alcol che è in impressionante aumento, 6 su 10 hanno giocato d’azzardo almeno una volta e solo il 27% considera la ludopatia una malattia. La droga e le nuove dipendenze sono una piaga sociale da combattere ogni giorno e con ogni mezzo a disposizione”.
Al convegno, moderato dal giornalista Marco Birolini, hanno partecipato anche il Consigliere regionale Carlo Borghetti (PD), l’Assessore alla Casa e Housing Sociale Paolo Franco e il Presidente di Arca Mantova Maurizio Mirandola.
I dati
L’indagine si fonda su una serie di monitoraggi delle acque reflue non trattate in ingresso al depuratore Cogeide di Mozzanica. Dal loro esame è stato possibile ricavare dati oggettivi sui consumi di droga in 18 Comuni della pianura che comprendono una popolazione complessiva di circa 90mila abitanti.
Sara Castiglioni e Noelia Salgueiro Gonzalez, ricercatrici dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, hanno presentato i dati da i quali emerge che nella pianura Bergamasca si consumano 30 dosi di cocaina al giorno ogni mille abitanti, una quantità maggiore rispetto a Milano. Il trend è in continua crescita: si è passati dalle 18 dosi al giorno per mille abitanti nel 2017, alle 27 del 2019 fino alle 30 di quest’anno.
Ancora più alto è il consumo di cannabis (thc): oltre 90 dosi al giorno ogni mille abitanti.
Proiettando questi numeri sull’intera provincia di Bergamo (in cui vivono 1,1 milioni di persone) si stima che il consumo giornaliero sia di più di 30mila dosi di cocaina e oltre 90 mila dosi di cannabis.
“Questi numeri – sostiene il presidente dell’Aga Enrico Coppola – ci confermano quanto ripetiamo da tempo: il consumo di cocaina nella Bergamasca è ormai consolidato e si è trasformato in un fenomeno di costume. Chi la consuma si sente più sicuro e pensa di averne il controllo. Ma il lungo consumo di cocaina porta a pesanti danni psichiatrici, oltre che fisici. Lo dimostra il fatto che sono in aumento le doppie diagnosi: persone che devono essere prese in carico sia per problemi di tossicodipendenza che, appunto, per problemi psichiatrici”.
Coppola entra anche nel merito dei dati sul consumo di cannabis che “confermano ulteriormente come anche questa droga crei dipendenza: le persone che vengono da noi per questo problema fumano hashish durante tutto l’arco del giorno alla ricerca di un piacere che non trova più perché ormai assuefatto”.
Preoccupano i consumi di eroina che, dopo essere risultati insignificanti fino al 2019, dal 2020 hanno iniziato a crescere. Oggi si consumano 5 dosi al giorno ogni mille abitanti. Quindi, ogni giorno, nella Bergamasca si consumano mediamente più di 5mila dosi di eroina.
Cresce il consumo di ecstasy, anche se in numeri assoluti si tratta di consumi ancora contenuti: dal dato zero del 2009 e del 2011 si è passati a 0,20 dosi al giorno ogni mille abitanti. Stesso trend per la ketamina il cui consumo, fra il 2014 e il 2021, è rimasto costantemente fra i 4-6 milligrammi al giorno per mille abitanti, mentre nel 2023 è salito a 10 milligrammi al giorno ogni mille abitanti. Sono, invece, state rilevate per la prima volta in piccole quantità di un catinone sintetico (il metcatinone) e di triptamine (N,N-dimetiltriptamina), sostanze allucinogene che possono avere conseguenze psichiatriche gravi già dopo un breve periodo di assunzione.
Consumi giornalieri di droghe per dosi ogni mille abitanti monitorati nella Bergamasca dalle campagne Aga-Mario Negri dal 2009 al 2023