Per il sito ex Selca di Berzo Demo ieri in municipio si è tenuta una doppia conferenza dei servizi sul piano di caratterizzazione del suolo e su quello di smaltimento dei rifiuti, alla presenza degli Amministratori comunali, del curatore fallimentare, di Arpa, ATS della Montagna e degli altri soggetti coinvolti.
Nell’attesa della sentenza del Consiglio di Stato, che si pronuncerà il 6 luglio per decretare chi dovrà occuparsi dello smaltimento dei materiali oggi stoccati sotto i capannoni dell’azienda a Forno Allione, ieri si è stabilito che, nel frattempo, il crono programma dovrà andare avanti e che il curatore Giacomo Ducoli svolgerà, nei prossimi due mesi, le indagini di mercato per individuare le imprese in grado di effettuare lo smaltimento, compiendo dei sopralluoghi sul posto e ottenendo i preventivi necessari. Per il piano di caratterizzazione del suolo, si è deciso di continuare i monitoraggi dell’area attraverso i piezometri posizionati nel terreno, per capire se l’inquinamento da fluoruri è costante. Il piano si chiuderà quando sarà analizzata anche la zona situata sotto i capannoni, dove sono ancora materiali pericolosi anche se messi in sicurezza, evitando che si disperdano nell’aria o che restino soggetti al dilavamento della pioggia. La sentenza di luglio, dopo che il Tar ha decretato che «chi inquina paga», dovrà stabilire chi si dovrà fare carico dei costi di smaltimento.