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In autobus senza biglietto

Bari, Roma e Reggio Calabria sono le città con più “evasori” di ticket. Le aziende di trasporto pubblico incassano solo il 30% delle sanzioni. Si registrano preoccupazioni anche per le nostre tratte

Se il governo ha deciso di far la sanzione base per chi viene pescato a bordo di un mezzo pubblico senza biglietto c’è una ragione molto pratica anche se un po’ velleitaria: le città italiane sono solcate da una flotta di 50 mila tra bus, tram e metropolitane che trasportano poco più di 5 miliardi di persone l’anno; di queste, almeno un miliardo viaggiano a scrocco. Niente biglietto né abbonamento. Nel sistema di trasporto pubblico locale c’è una voragine che nessuno finora è riuscito a colmare: un passeggero su cinque sale sui mezzi senza pagare. Quasi sempre scende senza che nessuno gliene chieda conto.

Un buco nero tutto da interpretare e comprendere, che cristallizza nel Bresciano la nascita di un fenomeno sociale pressoché sconosciuto prima dell’emergenza sanitaria e oggi tanto esteso al punto da doverci fare (letteralmente) i conti. È quello dei «portoghesi» a bordo degli autobus di linea della provincia, che oggi rappresentano quasi il 30% degli utenti bresciani del servizio.

In provincia di Bergamo troppi studenti non pagano il bus: l’evasione al 20%» Il fenomeno non è mai stato così alto. Appello alle famiglie e ai ragazzi: senza il contributo di tutti il servizio non si regge da solo.

Trenord punta tutto sui controlli. Da mercoledì 1° febbraio sono saliti a quota 139 gli operatori che hanno il compito di assistere i viaggiatori e svolgere controlli a terra nelle principali stazioni. Prende il via la terza fase del progetto “Assistenza e controllo”, avviato dall’azienda ferroviaria a luglio 2021 per aumentare l’assistenza ai clienti e arginare l’evasione del biglietto grazie a un filtro a terra.

Nel 2022 sono state 7mila le azioni di presidio svolte dalle squadre di Assistenza e controllo Le squadre Trenord individuano i passeggeri sprovvisti di titolo di viaggio invitandoli ad acquistare il regolare biglietto. In alternativa provvedono a emettere la dovuta sanzione o, in ultima istanza ad allontanarli.

“In questo modo, viene svolto un filtro a terra, strategico se si considera che il 95% dei problemi di sicurezza in treno è causato da persone salite senza titolo di viaggio e che dalla stessa categoria di passeggeri ha origine l’80% degli alterchi che sfociano in aggressioni fisiche e verbali”, precisano dalla società.

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