La musica come sostegno per aiutare le persone affette da malattie neurodegenerative come Alzheimer o Parkinson. Domani, venerdì 24 marzo al Casinò di San Pellegrino, in occasione del primo Festival San Pellegrino tenuto dagli allievi dell’Accademia Simposio by Upgrade – Art on demand di San Pellegrino, salirà sul palco anche l’Associazione Genesis che sta collaborando proprio con Upgrade ad un progetto di musicoterapia.
Un progetto avviato nel 2018, dalla nascita dell’Accademia che ha sede nel Centro Civico di San Pellegrino, in via San Carlo n.32 (a fianco di Villa Speranza), come racconta Debora Tundo, co-fondatrice dell’Accademia Upgrade: “La Genesis manda da noi alcune persone affette da malattie di Alzheimer ed altre malattie neurodegenerative con deficit fisici. Abbiamo notato che la musica aiuta, ma tanto dipende dalla sensibilità e cultura musicale della persona”.
“L’Associazione- spiega il dott. Giampietro Salvi, presidente di Genesis, de La Rete (Associazioni Riunite per il Trauma Cranico e le Gravi Cerebrolesioni Acquisite) e neurologo presso l’Istituto Clinico Quarenghi – da anni porta avanti il progetto di musicoterapia nelle persone, soprattutto giovani, affette da grave cerebrolesione acquisita, come esito di trauma cranico o da malattie vascolari. La musicoterapia è molto importante nel progetto riabilitativo, dove insieme alla fisioterapia, al trattamento cognitivo e alla cure fisiche gioca un ruolo importante nel recupero dell’attenzione, della concentrazione, della memoria, del problem solving e delle capacità neuromotorie. Il tutto al fine di recuperare il più possibile l’autonomia nelle attività della vita quotidiana”.
“Partiamo dal presupposto che la musica sia un mezzo che fa star bene le persone, sia chi la fa, sia chi la ascolta – spiega Alessandro Lupo Pasini, fondatore insieme a Debora Tundo dell’Accademia Upgrade – . La musicoterapia dimostra che questo aspetto è concreto e misurabile. Noi collaboriamo molto volentieri con Associazione Genesis e vorremmo potenziare questo progetto, magari allestendo in futuro un’aula ad hoc”.
Diverse le attività che i pazienti svolgono durante le sedute di musicoterapia, dalla ritmica alla ripetizione di pattern musicali, ma anche il semplice ascolto o l’utilizzo di veri e propri strumenti musicali. Il tutto però richiede un percorso personalizzato, perché ogni persona ha un suo speciale rapporto con la musica: “È fondamentale riuscire a capire quale musica una persona ha ascoltato durante la sua vita, quali sono i suoi gusti. Quindi, dopo aver eseguito una indagine ad personam, si ricostruisce il percorso migliore da seguire attraverso la musica” conclude Pasini.
Ricordiamo che la prima edizione del Festival San Pellegrino è in programma venerdì 24 marzo alle 20.30, organizzato dall’Accademia Simposio by Upgrade – Art on demand con il patrocinio del Comune.