Ti piace vincere facile! Parafrasando lo slogan che ha lanciato il Gratta e Vinci del Miliardario prendiamo atto che sono stati nominati i nuovi Presidenti delle Province di Brescia e Sondrio. Nulla da eccepire sui due personaggi che sono ottimi amministratori, ma il modo in cui sono state condotte le trattative hanno ulteriormente danneggiato l’immagine dell’Ente che l’accoppiata Delrio – Renzi volevano cancellare forse non conoscendo il ruolo che da sempre hanno avuto sulla gestione del territorio di vasta area.
Per Brescia c’era un solo candidato, il sindaco di Esine Emanuele Moraschini, un civico indicato da Fratelli d’Italia attorno a cui è stato costruito un «patto istituzionale» tra tutte le forze politiche. Hanno potuto esprimere un voto 2577 amministratori locali, sindaci e consiglieri comunali, ma questo dato poco importa perché i partiti avevano già raggiunto un accordo. L’afflusso alle urne è stato basso.
Nuovo presidente anche per la Provincia di Sondrio. Il candidato unico era il sindaco di Talamona, Davide Menegola, il cui appoggio è stato espresso da 3/4 degli amministratori in carica.
Tuttavia, la sua candidatura ha sollevato alcune polemiche all’interno del centrodestra, con Fratelli d’Italia e Forza Italia che hanno criticato gli alleati della Lega per la scelta di un candidato considerato di area centrosinistra.
La replica dei leghisti legata proprio alla legge che non consente ai cittadini di esprimersi e che ha spinto verso una scelta civica.
Ma, forse, questa situazione durerà poco perché, probabilmente, l’anno prossimo le Province torneranno ad essere Enti di primo livello con l’elezione diretta da parte dei cittadini del Presidente e del Consiglio