Altri 12 milioni di euro saranno disponibili nel 2023 in aggiunta a quanto trasferiremo nel 2022 per i territori dove sono presenti le grandi derivazioni idroelettriche
L’assessore a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni di regione Lombardia Massimo Sertori annuncia l’approvazione, in Giunta, su sua proposta, dell’aggiornamento della componente fissa del canone dovuto dalle grandi derivazioni idroelettriche per l’anno 2022..I canoni da corrispondere nelle due rate semestrali (entro giugno ed entro dicembre) da parte dei soggetti esercenti le grandi derivazioni idroelettriche saranno quindi richiesti in ragione del nuovo valore aggiornato con la deliberazione.
Grazie alla legge regionale 5/2020 il canone dovuto dagli operatori idroelettrica è ora legato all’andamento dell’indice Istat del prezzo industriale di vendita dell’energia elettrica”. “Quindi – spiega l’assessore Sertori – maggiore è il prezzo dell’energia, maggiore è la remunerazione degli operatori che gestiscono grandi derivazioni idroelettriche e maggiore è l’importo che devono versare alla Regione. Fondi che vanno a favore dei territori che ospitano queste infrastrutture”.
Nel corso del 2021 il prezzo dell’energia elettrica è aumentato considerevolmente per le note vicende internazionali. E conseguentemente l’indice Istat medio del 2021 si è incrementato. Più precisamente un aumento del 31,8% rispetto al valore medio dell’anno precedente. Ciò comporterà un versamento di maggiori canoni alla regione nel corso del 2022 per oltre 12 milioni. Tali risorse saranno puoi trasferite pressoché integralmente ai territori interessati nel 2023.