7 milioni di euro tra il 2009 e il 2012 nei contratti stipulati, poi risultati falsi, con cento persone truffate tra Brescia, Modena, Ferrara, Cremona e Teramo dalla londinese Global Opportunities e dalla Champion Holding&Finance e dalla Tova di Lugano.
La Global avrebbe avuto una sorta di regia bresciana nello studio di un avvocato bresciano, finito in manette ai domiciliari; analoga sorte per due promotori finanziari bresciani, mentre una quarta persona attualmente è detenuta nel carcere di Grosseto. Altre 17 persone risultano indagate dalla procura della Repubblica di Brescia nell’ambito di un falso meccanismo di contratti di investimento: la promessa era che gli ignari clienti poi riavessero il denaro con gli interessi. Ma non hanno più avuto nulla. L’indagine, avviata dal sostituto procuratore Roberta Amadeo, è partita nel momento in cui un investitore di Dubai non ha più ritrovato i 50 mila euro con interessi che avrebbe dovuto incassare. L’inchiesta ha poi portato a scoprire che i quattro in manette, tra i diciassette indagati, avevano usato 5 milioni per i propri affari personali. Sembra che i promotori e l’avvocato stilassero false garanzie assicurative sul fatto che i risparmiatori avrebbero riavuto i propri soldi. Gli arrestati e gli indagati sono tutti accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, riciclaggio e abusivismo finanziario