Sfruttando le importanti ricorrenze di cui il 2021 è ricco, la Fondazione Lemine propone per mercoledì 29 settembre il secondo dei due incontri autunnali dedicati alle figure di rilievo del panorama culturale italiano (e non solo): Giovan Battista Moroni, nel 500° anniversario dalla nascita.
Il ciclo è inserito nel festival Antico Lemine, promosso in collaborazione con i Comuni di Almenno San Bartolomeo e Almenno San Salvatore.
Mercoledì 29 settembre, ore 20.45
Almenno San Bartolomeo, Chiesa parrocchiale San Bartolomeo Apostolo
LO SPOSALIZIO MISTICO DI SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA AD ALMENNO SAN BARTOLOMEO: UN ITINERARIO NELLA FORTUNA CRITICA E COLLEZIONISTICA DI GIOVANNI BATTISTA MORONI NEL XIX SECOLO
Partendo da una analisi stilistica e iconografica della pala di Moroni, che costituisce una rielaborazione della Pala Rovelli di Moretto e un apice nella carriera del pittore, si seguirà un percorso per mettere in luce la rilevanza di Moroni all’interno del “Naturalismo lombardo” e l’inizio della sua fortuna critica e collezionista nell’Ottocento. Saranno esaminati alcuni momenti salienti: l’età napoleonica (con il caso di alcuni prelievi dalle chiese di opere di Moroni), i taccuini di viaggio di Giovanni Battista Cavalcaselle e, infine, i viaggi di ricognizione del primo direttore della National Gallery di Londra, Charles Lock Eastlake, che aprono la strada all’interesse collezionistico internazionale verso l’artista.
La pala di Almenno viene attraversata da tali avvenimenti, rimanendo sempre nel suo luogo di origine.