È stato firmato ieri, nella Base Logistico-Addestrativa dell’Esercito di Edolo(Brescia), il Protocollo d’Intesa tra l’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali – e l’Esercito Italiano.
L’accordo è stato sottoscritto dal Capo del V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale di Divisione, Giuseppenicola Tota, e dal Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, professore Gian Attilio Sacchi, alla presenza del sindaco di Edolo, Luca Masneri, e di numerose autorità civili e militari.
Obiettivo del Protocollo è rendere più intenso il rapporto studente-università e, nel contempo, arricchirlo di ulteriori contenuti, in sinergia con l’Istituzione militare, consentendo la realizzazione di “campus” che, sul modello delle esperienze europee e americane più avanzate, possa ospitare studenti e professori, attuando un’attiva partecipazione e scambio tra gli ospiti.
Si tratta di un binomio strategico che consentirà all’Università e all’Esercito, in sinergia, di rilanciare il ruolo della conoscenza e della cultura nello sviluppo dell’economia territoriale lombarda.
«Il protocollo – ha spiegato il professor Sacchi – sarà utile alla collettività, perché produrrà cultura e concretezza e metterà a disposizione degli studenti e dei professori, oltre alla formazione e alla ricerca, il principale riferimento per chi studia agraria: la conoscenza del territorio».
«Sono felice per questo progetto – ha dichiarato soddisfatto il primo cittadino Masneri – che promuove lo sviluppo e la cultura del territorio e sono sicuro che il tutto possa dare nuove opportunità ai nostri giovani. Sono consapevole della straordinaria capacità della Forza Armata di formare il capitale umano del nostro Paese e sono certo che, dalla collaborazione tra Esercito e Università, possa nascere un incubatore capace di arricchire e accrescere i servizi culturali per la comunità di Edolo».
«Quello firmato è un accordo molto importante – ha affermato il Generale Tota –perché credo decisamente nello spirito d’integrazione tra Esercito e Istituzioni. Il Protocollo è l’espressione di una Forza Armata aperta, che ha voglia di guardare al territorio per promuoverne lo sviluppo, in collaborazione a tutti i partner istituzionali».