Un calendario fitto e articolato, per condividere la gioia centenaria di una chiesa di montagna. La comunità parrocchiale di Carona ha presentato domenica 23 maggio, nel giorno di Pentecoste, il programma “100 anni di pietre vive” destinato a celebrare l’anno giubilare che ricorda l’anniversario della consacrazione della nuova parrocchiale, avvenuta esattamente un secolo fa, il 12 giugno 1921.
“Desideriamo preparare innanzitutto il nostro cuore, – sottolinea don Alberto Bongiorno, parroco di Carona dal 2019 – perché con entusiasmo possiamo vivere la serie di eventi che ci permetteranno di celebrare al meglio questo grande evento. La partecipazione di tutti e il nostro coinvolgimento spirituale faranno sì che il centenario di consacrazione di questa chiesa non passi invano, ma lasci in noi un segno indelebile del nostro essere Chiesa che cammina su questa terra sempre rivolta verso il Signore e verso la patria del cielo. È importante ricordare che il Santo Padre Francesco ha concesso che quanti parteciperanno alle celebrazioni
giubilari e visiteranno in forma privata la nostra chiesa per un momento di sincera preghiera, ottengano l’Indulgenza plenaria alle condizioni stabilite dalla Chiesa”.
La chiesa parrocchiale di Carona è da molti definita “la chiesa nuova”, eretta dopo la Grande Guerra per corrispondere alle necessità di un paese che si andava sviluppando. Erano gli anni delle grandi dighe e delle centrali idroelettriche in quota ed in paese, cui sarebbero seguiti, nella seconda metà del ‘900, gli anni dello sviluppo legato al turismo invernale. La parrocchiale originaria fu eretta nel XV secolo e consacrata nel 1450 al martirio di San Giovanni Battista, dopo il distacco dalla parrocchia di Branzi. La nuova chiesa, di cui ora si celebra il centenario, fu pure dedicata a San Giovanni Battista, ma legata alla sua Natività, che ricorre il 24 giugno di ogni anno. L’anno giubilare è stato aperto ufficialmente
lo scorso Natale. E’ stato collocato in chiesa un leggio che propone la “Preghiera del Centenario”, composta da don Alessandro Angioletti, parroco di Ponte Nossa ma legato a
Carona.
Accesa anche una lampada ad olio che illuminerà il percorso giubilare per l’intero anno. Sabato 12 giugno alle 17 il Vescovo di Bergamo mons. Francesco Beschi aprirà le celebrazioni, nel giorno esatto in cui ricorre il Centenario di consacrazione della chiesa. Nel pomeriggio le
contrade di Carona saranno allietate da esibizioni estemporanee dei “Baghècc dé Sant’Antone”, con le antiche cornamuse bergamasche. Domenica 13 giugno alle 17 la processione con la statua di S.Antonio da Padova, mentre il 24 giugno (Natività di San Giovanni Battista) il parroco don Alberto Bongiorno ricorderà il 20° di ordinazione.
Un ospite d’eccezione è atteso per domenica 27 giugno alle 17.30. A presiedere la S.Messa solenne sarà mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano e Metropolita della Lombardia. Da ricordare anche gli appuntamenti con la catechesi a tema nelle domeniche di luglio, il racconto teatrale in chiesa parrocchiale (sabato 3 luglio alle 20.30), la messa dei sacedoti dell’Alta Val Brembana con mons. Davide Pelucchi, vicario generale della Diocesi (sabato 10 luglio ore 20.30), la messa e la fiaccolata a Pagliari (sabato 17 luglio) e la messa dei sacerdoti già
presenti a Carona, celebrata il 24 luglio alle 20.30 da don Vittorio Ginami, il più anziano fra i parroci emeriti. Dal 2 al 6 agosto una settimana di preghiera preparerà la festa della Madonna del Rosario del 7 e 8 agosto, con sbandieratori, spettacolo pirotecnico, processione e, soprattutto, la solenne celebrazione presieduta da mons. Malvestiti, vescovo di Lodi.
A Ferragosto concerto organistico con il maestro don Ugo Patti, festa di San Rocco e celebrazione di chiusura il 28 agosto con mons. Diego Coletti, Vescovo emerito di Como. In programma anche mostre, conferenze, la pubblicazione di un volume dedicato alla chiesa ed il ricordo grazie alle “campanine” del 70° dalla fusione della campane della parrocchiale.