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Valanga sul Mortirolo: perde la vita Matteo Gresta, non ancora ventenne

Tragedia sul Mortirolo, a circa 2.300 metri di quota, dove Matteo Gresta, non ancora 20enne, è stato travolto da una valanga che non gli ha lasciato scampo. La speranza per averlo individuato ed estratto ancora in vita ha presto lasciato il passo alla triste consapevolezza che il giovanissimo non ce l’avrebbe fatta: le condizioni disperate non hanno concesso al suo corpo di superare le conseguenze generate dall’ipotermia dopo alcune lunghe ore trascorse sotto la coltre di neve precipitatagli addosso.

Inutile la corsa all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Matteo, proveniente da Stazzona, è deceduto poco dopo l’arrivo nella struttura. Il giovane si trovava in zona già dalla mattina e, con due amici, si era unito ad un gruppetto più numeroso di escursionisti con la motoslitta. Insieme, avevano iniziato a risalire un canalone ma, a causa dell’abbondanza di neve e la difficoltà del pendio, avevano ripiegato tagliandolo in parallelo. Proprio in quel momento, un grosso masso di neve si è staccato. Gli amici di Matteo hanno lanciato l’allarme, ma il gruppo non era dotato di dispositivi di sicurezza e salvavita.

Si è dovuto attendere l’arrivo di una trentina di uomini del Soccorso Alpino, quinta delegazione bresciana, coordinati dalla base di Edolo e coadiuvati dai militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, trasportati in quota da due elicotteri di Areu, per riuscire a individuare il ventenne.

Un passione, quella per la montagna, che condivideva con il padre, pure tragicamente scomparso meno di due anni fa, cadendo da una pianta della cui potatura si stava occupando. Ora un nuovo lutto si è abbattuto su una famiglia già ferita che lascia nel dolore una madre e due fratelli.

 

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