Ci sono dei progetti nati per caso, idee lanciate agli amici che, però, non cadono nel vuoto ma arrivano a prendere una forma. Questo è quello che è successo ad Andrea Chiarolini e Gianluca Bianchi, due giovani camuni con la passione per la pedalata assistita. Sempre alla ricerca di nuovi percorsi, in uno dei loro giri di esplorazione, Andrea e Gianluca si sono persi. Da lì è nata un’idea, un gruppo e – a breve – un’associazione.
«Erano quasi le otto di sera, eravamo stanchi, affamati e soprattutto non sapevamo dove fossimo finiti. Ci siamo chiesti perché non filmare e condividere ciò che ci succedeva, da qui è nata l’intuizione della pagina E-Bikers camuni, una community per tutti coloro che hanno la nostra stessa passione.»
Una pagina gestita con genuinità, senza nascondere l’accento forte e a volte un po’ grezzo della Valle Camonica. L’aumento dei seguaci porta i ragazzi ad organizzare dei tour presso i rifugi locali, riscuotendo un discreto successo.
«All’improvviso la cosa ha preso piede e adesso il nostro scopo è quello di far conoscere il territorio, tracciare nuovi sentieri e mettere a disposizione una sorta di guida.» Spiega Elia Marioli, membro degli Ebikers camuni. Infatti, la Valle Camonica non presenta ancora dei percorsi veri e propri, con le informazioni necessarie inerenti anche alla durata della batteria dell’e-bike. Il gruppo ha inaugurato così un 2021 all’insegna dei progetti, avviando anche un dialogo con le Amministrazioni locali: oltre alla gestione dei sentieri, stanno ideando un sito web e dei tour in collaborazione con altri gruppi di questo tipo. Con la generosa sponsorizzazione arrivata da varie realtà della Valle, gli Ebikers hanno deciso di creare un’associazione che darà la possibilità ai tesserati di godere di sconti e vantaggi sul territorio, oltre ad avviare un’assicurazione sui tour.
«L’obiettivo è quello di investire sulla Valle Camonica: crediamo che abbia delle potenzialità ancora non sfruttate a dovere. Non abbiamo nulla da invidiare ad ad alcuni dei luoghi più rinomati del nord Italia: dobbiamo soltanto crederci un po’ di più.»
Maria Ducoli