Oggi il Premier Giuseppe Conte riunisce i capi delegazione alle 12.00 per decidere sul Natale. L’ipotesi è quella della zona rossa: Italia “chiusa” dal 24 dicembre al 6 gennaio.
Da quanto emerso Giuseppe Conte sarebbe ancora indeciso. “Forse qualche ritocchino ci sarà”, ha raccontato. Ma l’ala “dura” del Governo vuole un Natale in rosso. Dovesse spuntarla il fronte della massima cautela, guidato da Speranza, Franceschini e Boccia, oggi stesso l’esecutivo potrebbe decidere di applicare il lockdown nelle due settimane più a rischio, dal 24 dicembre al 6 gennaio.
Tradotta nel linguaggio cittadino, questa misura vorrebbe dire ristoranti chiusi, saracinesche dei negozi non alimentari abbassate, divieto di spostamento nel Comune. “Si fa il cenone di Natale? La mia risposta è no. Ipotizzare assembramenti è folle. I cenoni li faremo l’anno prossimo“, così ha parlato il ministro Francesco Boccia. Della stessa idea Roberto Speranza, che mira a “chiudere il più possibile”. Insomma, nessuno sembra disposto a cercare mediazioni e compromessi sulla salute degli italiani.
Conte, invece, si muova lungo la linea morbida tracciata anche da Italia Viva e M5S: al massimo, una fascia arancione nazionale. Un’altra ipotesi è quella di far scattare la chiusura di negozi e ristoranti nei festivi e prefestivi: 24-27 dicembre, 31 dicembre-3 gennaio ed epifania. Gli scienziati sono molto preoccupati e avvertono che il periodo natalizio presenterà molti rischi specifici relativi alla mobilità e all’aggregazione in contesti familiari e sociali.
F.M.