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Ospite a Porta a Porta il governatore della Lombardia ricorda i numeri della Primavera araba. 

Io l’immigrazione clandestina l’avevo fermata. Ricordo i numeri: nel 2011, quando ci furono la ‘Primavera araba’ e la guerra in Libia, arrivarono 48.000 persone e io dichiarai lo stato di emergenza e, a luglio 2011, con gli accordi bilaterali, con 13.000 rimpatri, l’immigrazione clandestina si fermò”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, durante la trasmissione ‘Porta a Porta’.

Questo è il messaggio da dareha sottolineato Maroni -: se ogni giorno si rimanda indietro un aereo con i rimpatriati, nessuno parte più. Queste sono le cose che abbiamo messo nel nostro documento di governatori”.

“L’accordo con Gheddafi venne firmato dal mio predecessore al Viminale Giuliano Amato – ha ricordato Maroni, replicando all’obiezione di Vespa su fatto che l’accordo fosse stato fatto con Gheddafi – e restò in vigore dal 2009 fino a fine 2010. Nel 2011, con la ‘Primavera araba’, Gheddafi non c’era più e quindi neppure l’accordo. Io andai in quei Paesi, in Tunisia in particolare, e feci un accordo con le autorità tunisine per fermare l’immigrazione”.

Queste cose abbiamo scritto nel documento che abbiamo mandato sia a Renzi che ad Alfano – ha ribadito -: va bene che siamo governatori di Regioni e non ministri né sottosegretari, ma non è arrivata neppure una telefonata dal Governo ai governatori di tre Regioni importanti del Nord. Unica piccola soddisfazione – ha concluso Maroni – è che oggi il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha detto le stesse cose che stiamo dicendo noi, quindi benvenuto nel club dei critici”.