Prosegue con successo il programma di reintroduzione della Trota Fario Mediterranea e della Trota Marmorata nelle acque dell’Alta e media Vallecamonica: l’incubatoio di Vezza d’Oglio ha prodotto oltre 110.000 trotelle.
Le operazioni di immissione e semina sono state effettuate nel fiume Oglio e nei torrenti laterali, direttamente dai pescatori, dalle Associazioni di pesca locali e dalle guardie volontarie dell’Associazione nazionale Libera Pesca e dell’ E.U.F.F.
L’incubatoio ittico provinciale di Vezza d’Oglio gestito dall’Associazione di pesca E.U.F.F. – European Union of Fly Fishers è la sede che in questi mesi con l’aiuto dei propri volontari ha portato a termine l’accrescimento di oltre 110.000 trotelle – 30.000 Marmorate e altre 80.000 trotelle del ceppo Trota fario mediterranea – da poter essere immesse nei fiumi dell’alta e media Valcamonica. Direttamente interessati e destinatari di queste immissioni, i comuni di: Sonico, Malonno, Edolo, Monno, Incudine, Vezza d’Oglio, Temù, Vione e Ponte di Legno.
“Siamo felici che anche quest’anno il programma di reintroduzione dei due ceppi Trota Marmorata e Trota Fario Mediterranea, abbiano avuto successo” – afferma il presidente Germano Bana, dell’Associazione E.U.F.F. che gestisce l’incubatoio di valle. “Un progetto quello che stiamo portando avanti, condiviso con gli uffici pesca della provincia di Brescia e Regione Lombardia, che ha come obiettivo la reintroduzione nei torrenti di un ceppo locale e pregiato, quello della Trota Fario Mediterranea e della Marmorata, trote che per la loro rusticità una volta cresciute, avranno la possibilità di depositare le uova e far nascere direttamente in natura avannotti selvatici. Un grande risultato e un aiuto concreto alla natura e alla fauna dei nostri torrenti svolto egregiamente dai nostri pescatori volontari”.