Nel primo pomeriggio di mercoledì 4 dicembre, Antonio Alfieri operaio di 52 anni è rimasto vittima di un tragico infortunio sul lavoro a Zurlengo di Pompiano. E’ accaduto intorno alle 13,30 quando Antonio Alfieri, napoletano di origine, ma residente da anni a Dalmine aveva appena ripreso il lavoro dopo la pausa pranzo.
Era impegnato a installare i cavi della fibra ottica nel sottotetto di un’abitazione; era entrato nel cestello della piattaforma aerea e aveva azionato i comandi per raggiungere la quota a circa 5 metri di altezza dove operare: ma cestello ha proseguito la corsa impazzita verso l’alto senza la possibilità di fermarlo ed è finito contro il tetto dell’edificio sotto il quale l’operaio è rimasto incastrato con la testa. L’allarme è partito dal collega che stava lavorando con lui ed ha allertato i soccorsi al 112 che ha fatto arrivare sul posto l’automedica, un’ambulanza da Orzinuovi, i carabinieri, i vigili del fuoco e anche i funzionati della Medicina del Lavoro dell’Ats per ricostruire la dinamica dell’infortunio. Nel frattempo la salma dell’operaio è stata ricomposta all’obitorio dell’ospedale Civile di Brescia. L’uomo, che da anni lavorava nel settore e conosceva ogni segreto, operando ora anche con nuove attrezzature, compresa la piattaforma aerea, lascia la moglie e due figli.