Dalla natura all’enogastronomia, passando per le più emozionanti tradizioni locali e per un’impareggiabile biodiversità: ad Agosto Parco Vivo, la rassegna estiva del Parco delle Orobie Bergamasche, conquista tutti i gusti e tutte le età con una serie di appuntamenti per riscoprire insieme le meraviglie delle Orobie. Primo appuntamento con “La Colazione del Malghese”, lunedì 8 agosto, sugli alpeggi della Val di Scalve,alla volta di Malga Creisa Azzone, meta dell’escursione organizzata da Atiesse in collaborazione con ERSAF Lombardia. Una giornata per scoprire la natura montana e le attività alpicolturali, con la degustazione di prodotti tipici e la partecipazione a dimostrazioni di mungitura e caseificazione. Domenica 21 agosto l’affascinante Val Sanguigno sarà nuovamente protagonista, dopo il primo appuntamento di giugno, dell’escursione organizzata dal Parco delle Orobie in collaborazione con il Comune di Valgoglio e PromoSerio.
Un’occasione imperdibile per lasciarsi incantare da questa meravigliosa oasi in compagnia di un accompagnatore del Parco, che svelerà tutti i segreti delle particolari condizioni ecologiche del territorio, la fertile compresenza di roccia, acqua e vegetazione che favoriscono la vita di specie animali e vegetali di elevatissimo interesse scientifico e conservazionistico. Un’escursione a tutto green che sarà replicata anche domenica 11 settembre. Iscrizioni obbligatorie entro venerdì 19 agosto presso l’ufficioIAT ValSeriana e Val di Scalve.
Infine, la vera e propria chicca dell’edizione 2016 di Parco Vivo: un intero fine settimana dedicato alle piante e agli insetti endemici delle Orobie di alta quota con la collaborazione straordinaria dei ricercatori del Museo delle Scienze di Trento (MUSE) e dell’Università degli Studi di Milano (UniMI). Sabato 27 e domenica 28 agosto, infatti, presso il Centro Parco individuato all’interno dell’Ostello al Curò, il Parco presenta una serata naturalistica per approfondire, alla presenza degli esperti, gli effetti del riscaldamento climatico in ambiente alpino e l’importante ruolo svolto da morfologie glaciali e periglaciali in alta Valle Seriana come rifugio per specie d’alta quota. E non è tutto: il giorno successivo, si osserveranno dal vivo questi sensibili ambienti e le specie più caratteristiche che li abitano per un incontro mozzafiato tra natura, scienza e biodiversità.
«Tanti momenti da condividere con appassionati dei monti e neofiti delle nostre valli, oasi verdi che continuano a custodire un patrimonio ricchissimo di biodiversità che quest’anno avremo il privilegio di studiare con accuratezza grazie all’intervento dei ricercatori del Muse e dell’Università di Milano – commenta Yvan Caccia, Presidente del Parco delle Orobie Bergamasche. «Collaborazioni preziose per chi, come noi, non si limita a guardare la natura da lontano, ma intende conoscerla per capirla e valorizzarla ogni giorno di più e con il contributo attivo di tutta la comunità».