Il Comandante provinciale dei carabinieri di Bergamo Paolo Storoni, il Procuratore facente funzione Maria Cristina Rota e Filippo Testa, comandante della Compagnia di Treviglio, hanno resi noti i particolari dell’omicidio di Cologno al Serio e l’iter delle denunce presentate nei giorni precedenti al delitto da Zinaida Solonari.
La prima denuncia Zinaida la deposita alla caserma dei carabinieri di Urgnano il 23 settembre, il giorno successivo viene trasmessa in procura e assegnata a un Pm. In quell’occasione la donna riferisce ai militari che il marito Maurizio Quattrocchi era diventato ossessivamente geloso e la controllava assiduamente, interrogandola su ogni suo spostamento. I Carabinieri decidono di pattugliare la zona della casa della coppia; alla donna viene fornito il contatto diretto con il Comandante di Treviglio in caso ci fossero stati nuovi episodi. Il 3 ottobre la donna torna in caserma per denunciare un’aggressione fisica. È in quel frangente che i carabinieri decidono insieme a Zinaida la soluzione per la donna di andare a vivere dalla sorella, giudicando che fosse la migliore scelta per lei e per i bambini. Anche sotto casa della sorella da quel giorno viene attivato un pattugliamento. L’ultimo passaggio è avvenuto proprio a mezzanotte di sabato 5 ottobre, due ore prima del terribile omicidio. La situazione è stata giudicata estremamente complessa da gestire per la presenza delle tre figlie, ma il temporaneo spostamento dalla sorella, che pareva la soluzione migliore, purtroppo non è bastato.