Per evitare il carcere si era dichiarato cieco, ma martedì 1 ottobre è stato fermato dalla Polizia locale di Rezzato a bordo di un’auto rubata: è così scattato un folle inseguimento a tutta velocità, con tuffo nel Naviglio grande per evitare di essere arrestato.
Ma il 48enne originario del Pavese, da tempo residente nel Bresciano, è stato comunque fermato e arrestato. Era già ai domiciliari per una condanna a 10 anni , in gran parte ancora da scontare. Il folle inseguimento si è scatenato martedì 1 ottobre poco dopo le 14.00, quando gli agenti della Locale lo hanno intercettato a Rezzato, a bordo di una Lancia Y nuova di zecca che era stata rubata solo poche ore prima a San Polo: l’aveva sottratta a una donna che aveva lasciato il motore acceso per andare a gettare la spazzatura. L’uomo si era dato alla fuga a tutta velocità a tutto gas, nonostante la sua presunta cecità, attraversando centri abitati e strade contromano e perfino una pista ciclabile, travolgendo anche un ciclista. La fuga si è interrotta quasi al confine con Mazzano, dove il finto cieco ha preso la decisione di tuffarsi nel Naviglio per sfuggire agli agenti, che intanto avevano chiamato i rinforzi. Uno dei due si è tuffato nel canale, e ha ingaggiato una dura lotta per riportarlo a riva, dove poi è stato arrestato. L’uomo avrebbe dovuto scontare 10 anni di carcere ai domiciliari per vari reati contro il patrimonio. Un’attenuante che gli sarebbe stata concessa per i suoi problemi di vista, che parevano accertati, con tanto di tesserino, quasi al limite della cecità. Per lui ora si sono aperte le porte del carcere. E nuove accuse a cui rispondere: furto e resistenza.