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Primi esami sulla Ford ripescata a Tavernola

In attesa che venga effettuato l’esame autoptico sui resti umani trovati all’interno della Ford Fiesta di colore bordeau intestata Rosario Tilotta, scomparso misteriosamente del 2004, continuano le indagini da parte degli inquirenti sulla carrozzeria dell’auto ripescata questo giovedì 5 settembre in tarda serata, a 80 metri di profondità nelle acque del Sebino antistanti Tavernola Bergamasca. (Foto: Eco di BG).

L’auto, dopo essere stata ripescata dal lago d’Iseo con all’interno un corpo umano saponificato, è ora depositata in una officina di Costa Volpino dove i Carabinieri del Nucleo provinciale di Bergamo, che stanno conducendo le indagini per conto della procura e coordinati dal PM Giancarlo Mancusi, hanno effettuato i rilievi. Innanzitutto l’esame esterno dell’auto con attenzione particolare alla carrozzeria per cercare di capire come sia potuta finire nelle acque del lago. Il tettuccio della Ford presenta ammaccature ovunque, come se fosse infossato: il consulente della procura dovrà cercare di stabilire alla luce delle condizioni della carrozzeria una ipotesi sulla caduta della Ford Fiesta in acqua. Nella zona dell’inabissamento della Ford fino a qualche anno fa in quel punto non c’erano guardrail o altri sistemi di protezione: l’auto avrebbe potuto finire nel lago molto facilmente. Nell’abitacolo, ad una prima ispezione visiva, non sono state trovate tracce significative, ma ora si attende che l’auto si asciughi completamente per una operazione di rilievi tecnici sugli interni. Per ora si sa che il primo esame esterno è stato approfondito grazie a una serie di fotografie su cui nei prossimi giorni gli inquirenti lavoreranno per stabilire la possibile dinamica della caduta dell’auto in acqua. Le ipotesi sono almeno 3: un’uscita di strada involontaria, un gesto volontario da parte di chi era alla guida o un gesto da parte di terzi.

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