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Ospedale di Treviglio.jpg

Strangolata l’anziana di Treviglio

Antonia Lanzeni, la donna di 84 anni ritrovata senza vita martedì 9 luglio nella sua abitazione di Treviglio, in via Trieste 12, secondo l’autopsia è stata strangolata. Se l’esito venisse confermato, si aggraverebbe la posizione di Orazio Gualtieri, 81 anni, trovato con le vene dei polsi tagliati, autoaccusatosi della morte della moglie Antonia.

Orazio e Antonia, originari di Brignano, si erano trasferiti per stare più vicini alle figlie e ai nipoti. Descritti dai vicini come una coppia tranquilla che trascorreva le serate sul balcone a prendere il fresco, sono conosciuti a Treviglio e nei paesi circostanti per l’impegno nel sociale. Per molti anni sono stati volontari alle feste dell’Unità, poi in associazioni di trasporto solidale e di recupero di tossicodipendenti. Martedì, poco prima di mezzogiorno, è stato un nipote passato a salutarli a scoprire che era successo qualcosa di inimmaginabile. Il ragazzo aveva trovato il nonno in salotto ridotto in fin di vita per i tagli che si era praticato ai polsi con una lametta da barba e la nonna distesa sul letto ormai deceduta. Solo il pronto intervento dei soccorritori del 118 ha salvato il pensionato che, mentre veniva medicato, con le poche forze rimaste si è autoaccusato. «L’ho uccisa io», ha farfugliato prima di perdere conoscenza. A sua garanzia, per permettergli di avere un avvocato ed eventualmente di nominare un consulente, mercoledì il pm ha iscritto l’anziano nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio. Ora, per completare il quadro, si attendono gli esiti degli esami tossicologici sui campioni prelevati durante l’autopsia che chiariranno se alla donna sono stati somministrati farmaci e, nel caso, in quali dosaggi. Diventa centrale l’interrogatorio dell’anziano, che è ancora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Treviglio.

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