Fare tappa in sedici lidi in poco più di 250 giorni. Dopo la sua inaugurazione avvenuta lo scorso ottobre al Circolo nautico Bersaglio di Costa Volpino “l’isola che non c’era” è pronta a salpare verso 16 diverse mete del lago d’Iseo.
La partenza avverrà da Lovere il 28 settembre per concludere l’itinerario a Castro l’8 giugno del 2020. Le mete del 2019 saranno: Lovere, Costa Volpino, Pisogne, Marone, Sale Marasino, Peschiera Maraglio; mentre quelle del 2020: Sulzano, Iseo, Clusane, Paratico, Sarnico, Predore, Tavernola Bergamasca, Siviano, Riva di Solto e per finire Castro. L’isolotto galleggia grazie ad uno “scafo” creato con 30 mila bottiglie di plastica riciclata e che trasporta un impianto di fitodepurazione delle acque. Con un peso di quattro tonnellate, una dimensione di 24 metri quadrati, può depurare duecento litri di acqua all’ora. Sulla piattaforma di tale imbarcazione sono state messe due vasche con piante, ghiaia, sabbia e batteri in grado di filtrare il lago. Per alimentare la pompa di aspirazione l’isola è dotata di un pannello fotovoltaico, mentre per eliminare metalli pesanti, microplastiche e altre sostanze dannose c’è un sistema di filtri. L’eco-zattera è stata realizzata dagli studenti del liceo Decio Celeri di Lovere. Un’idea partita da un laboratorio creativo con Jacopo Fo alla Libera Università di Alcatraz e che poi è divenuto, in breve tempo, un progetto concreto, incentivato anche dai social che ne hanno favorito la diffusione. Di rilievo i partner privati che hanno creduto e sostenuto il progetto: La Beretta Armi di Gardone Valtrompia, la 3F di Bossico e la Fratelli Bianchi di Zandobbio hanno guidato il network di sponsor, garantendo la completa copertura finanziaria dell’idea. La Beretta ha inoltre messo a disposizione un tecnico per curare la parte dedicata agli impianti, mentre per l’imbracatura delle bottiglie sono state utilizzate le reti di Montisola. Compiendo il giro del lago, gli studenti del Decio Celeri raggiungono il loro obiettivo principale: purificare il lago seguendo un percorso a tappe e permettere ad altri studenti di poter visitare l’isola, conoscere la sua funzione e comprendere il grado di inquinamento del lago d’Iseo, in modo da incrementare e sensibilizzare verso nuovi metodi di riciclo. Due settimane saranno il periodo di sosta che l’isolotto farà in ogni tappa, in cui saranno presenti degli studenti del Decio Celeri che spiegheranno il suo funzionamento; tutti potranno salirci a bordo e provare l’atmosfera ecologica di questa iniziativa.