Mentre fuori si scatenava l’ennesimo acquazzone, all’interno di Villa Guidetti a Borno nasceva il Museo della fotografia storica camuna, un progetto ideato un paio d’anni fa e che è stato ufficialmente aperto con il tradizionale taglio del nastro a più mani.
Una serie di veloci interventi da parte dei tre fondatori – Antonio Martinelli, Mauro Fiora e Giacomo Goldaniga – preceduti dai saluti istituzionali del sindaco di Borno Matteo Rivadossi, del Presidente della Comunit Montana e BIM , Valzelli, e del presidente della commissione cultura del comune Francesco Invernici.
Il presidente Valzelli ha ricordato come la Valle Camonica sia ricca di musei e quello della fotografia va a colmare un importante settore per una valle che ha scelto il logo dei Segni, come veicolo di promozione. I sindaco di Borno, complimentandosi con i promotori dell’iniziativa ha rimarcato la disponibilità dell’amministrazione a collaborare ai progetti che sono nella fase di programmazione. E’ toccato ad Antonio Martinelli esprimere la soddisfazione dei promotori del Museo ripercorrendo le tappe che sono state di volta in volta raggiunte pur su un sentiero che ha visto alcune iniziative di ostruzionismo. Ha invitao a soffermarsi qualche istante di più sulle foto e cercare quei dettagli che possono sfuggire ma che ben evidenziati possono dare risposte alle tante domande che sorgono su fatti e situazioni oggi incompresnsibili “Tra le memorie che ci giungono dal passato . ha detto – e le tracce del presente, spesso si creano fratture insanabili. Cosa che non succede con la fotografia, che non può mentire perche riporta eattamente lo scatto di un preciso istante. Quindi il taglio del nastro e la successiva “invasione” di tanti appassionati o semplici curiosi. Per tutta la giornata è stato un continuo flusso di persone che in serata ha raggiunto e superato di qualche unità il numero di 300 visitatori. Il museo rimarrà aperto tutti i sabato e la domenica fino a fine agosto con orario dalle 17 alle 21