Ci vorranno ancora molte giornate di lavoro per poter mettere in sicurezza la provinciale 469 del Passo Crocedomini che da Breno raggiunge Bagolino passsando per il notissimo passo estivo.
Tempi giudicati inaccettabili per chi risiede nelle varie località toccate dalla strada o ha attività oltre località Campolaro, dove è posizionato uno sbarramento: si tratta dei rifugisti di Bazena, chiuso da ottobre, ma anche del Tita Secchi e del Crocedomini, che solitamente aprono proprio in questo periodo. Gravi impedimenti anche per gli alpeggiatori, che dovrebbero portare le loro mandrie nelle 7 malghe in territorio del Comune di Breno. Lamentele anche dai tanti che posseggono seconde case ma anche piccole e grandi attività agricole. Quest’anno i ritardi non sono dovuti, come gli scorsi anni, al solo maltempo ma a quella che viene giudicata ormai da tutti come una “ cattiva gestione nel coordinare i lavori”. Qualche settimana fa era terminato il lavoro dei consorzi forestali incaricati della pulizia dei boschi e dei tratti a fianco della careggiata. Nonostante il meteo avverso e tante difficoltà impreviste, il lavoro urgente di sgombero piante è stato fatto. Mentre e gli operai della Provincia, nonostante quanto dichiarato a gennaio in Comunità Montana da parte dei respnsabili della Provincia stessa, non hanno lavorato contemporaneamente al cantiere forestale, forse perché ritenuto troppo rischioso e, finché non è stata chiusa tutta la bonifica, terminata solo il 3 maggio, il cantiere stradale non è stato avviato. Da allora, salvo i giorni di forte maltempo, le imprese incaricare hanno allargato la carreggiata nel punto più critico, dove la banchina era ceduta, ma manca ancora la posa dei più di 2 chilometri di rete paramassi per mettere in sicurezza un lungo versante a monte del tracciato e la sistemazione di altri punti critici. Per fare il punto della situazione nei prossimi giorni dovrebbe esserci un nuovo sopralluogo dei tecnici e dirigenti provinciali accompagnati dal consigliere camuno Gianpiero Bressanelli. Ma ormai i tempi di apertura del passo sono irrimediabilmente rinviati a data da destinarsi.