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Nuovi risvolti sul caso dell’anziana strangolata

Nuovi risvolti sul caso Diva Borin, l’86 enne assassinata tra le mura di casa lo scorso sabato 2 marzo a Urago Mella, quartiere di Brescia.

La donna, strangolata a mani nude da un ignoto assassino, era stata trovata dalla badante che, insospettita dalle persiane ancora abbassate a tarda mattinata, era entrata nell’appartamento trovando il corpo esanime riverso a terra.

Un nuovo risvolto getta ombre sulla vicenda: il telefono dell’anziana risulta essere sparito nel nulla e staccato dallo scorso sabato. Gli inquirenti stanno analizzando i tabulati telefonici per ricostruire le ultime chiamate fatte e ricevute dall’86enne. Nel mentre sono stati sentiti alcuni testimoni, tra cui l’unico nipote della donna, la nuora, la badante, una nipote acquisita e altre due ex-badanti straniere che avevano assistito la vittima tempo addietro. L’anziana, vedova, viveva da sola: l’unico figlio era morto anni prima in un incidente stradale.

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