Cerca
Close this search box.

Il termine Fake News richiama un mondo nascosto, fatto di leggende metropolitane e voci urbane che sussurrano di fatti strani, misteriosi, ma l’universo delle notizie false è ben più vicino a noi e, a volte in modo del tutto velato e indistinguibile dal vero, inquina la percezione reale dell’informazione, spesso trasmettendo un’immagine distorta di istituzioni e fatti reali. “Warning Fake news” è il manuale definitivo sulle Fake news di Giuseppe Spatola e Carla Bruni che sarà presentato il prossimo marzo a Bruxelles. La redazione di Montagne & Paesi li ha incontrati per sapere di più sul libro, come nascono le notizie false, come combatterle e contrastarle.

Dove nasce l’idea di scrivere un manuale sulle Fake News?

Il libro nasce su comunicazione della Comunità Europea e su mandato da parte del gruppo dell’Enf (European Nation Freedom). È stato necessario capire quale fosse l’approccio mediatico a una realtà così complessa come quella dell’Unione Europea. Si è scoperto, anche analizzando il mercato, che l’immagine data all’esterno era viziata da molte fake news in circolazione. L’Europa viene raccontata male e ne viene trasmessa una percezione sbagliata. È una guida per orientarsi, imparare a difendersi dalle Fake News e capire l’importanza del giornalismo e della buona informazione.

Dove hanno origine le Fake News?

le Fake News nascono dal niente: oggi chi ha uno smartphone può potenzialmente contribuire a diffondere una notizia falsa. Non sono tanto una questione sociale ma un vero e proprio business economico; ci sono siti che vivono sui clic fatti dalle notizie strane. Quelle più gravi riguardano il razzismo o la sanità: più la notizia indigna e più il moltiplicatore di clic aumenta.

Dove si può collocare nel tempo la nascita delle Fake News?

Le bufale esistono dall’alba dei tempi, basti pensare al discorso sulla falsa e menzognera donazione di Costantino o all’invasione aliena di Orson Wells, un esempio di Fake News d’annata. Oggi la notizia inventata, rabberciata e spinta sulla rete, rischia di creare un effetto domino difficile da fermare. La rete globale permette in una frazione di secondo di mettere a disposizione una notizia da New York a Pechino senza gli opportuni filtri.

Fake news e tecnologia. Quali sono i nuovi mezzi a disposizione della notizia falsa?

Ci sono tanti metodi per ingannare la rete. Una nuova tecnologia per esempio sono i bot su Twitter, con video manipolati per sostenere una determinata tesi: il soggetto parla in una dichiarazione autentica, la quale viene estrapolata dal contesto e messa su una posizione diversa; la voce è quella del soggetto reale ma il contesto è un altro, una verità decontestualizzata. Con la presenza delle nuove tecnologie ognuno ha la possibilità di fare ricerche infinite e, conseguentemente, anche di incappare in maniera infinita in qualcosa che non è vero.

Si parla anche di editoria locale, che relazione ha con le Fake News e come può contrastarle?

Questo lavoro arriva dopo un altro libro uscito lo scorso anno, dedicato all’importanza dell’editoria locale: Anche in questo caso si era partiti dalla base per arrivare ai vertici dell’Unione Europea. I giornali locali danno la certezza quasi matematica che quanto raccontato sia vero, tant’è che i fatti che nascono dalla stampa locale spesso vengono rimbalzati dai giornali nazionali, anche se, quando diventano casi mediatici, ci si dimentica da dove hanno avuto origine.

Come si combatte e come ci si difendersi dalla falsa informazione?

Cercando di approfondire e avere la coscienza di affidarsi sempre a mezzi di comunicazione che siano oggettivamente reali. Informarsi, leggere e chiedersi sempre se una notizia è vera. È fondamentale anche garantire, a chi si occupa di informazione per professione, i mezzi per poterlo fare nel modo migliore. L’Italia è l’unico paese con un ordine dei giornalisti e Il garante della verità è lo stesso ordine. Se sei un giornalista ti devi attenere ad una serie di regole deontologiche che ti portano sempre a scrivere la verità. È un organismo di un’utilità incredibile a partire proprio dalla lotta alle Fake News.

Nel libro c’è un intervento sul Copyright da parte del presidente dell’ordine della Lombardia Galimberti. Perché Copyright e Fake News ?

Il Copyright è la garanzia di un editore di trattenere per sé le notizie che scrive e serve proprio a proteggere la buona informazione. Permette di avere una garanzia che le notizie siano scritte in Italia, da giornalisti iscritti all’ordine e con il compito e il dovere di perseguire la verità; è uno scudo per gli editori italiani.