E’ di Luigi Colledan, 52 anni compiuti lo scorso 24 novembre, il corpo trovato carbonizzato sul letto all’interno della casa, devastata dalle fiamme in via 4 novembre al civico 16, di Andrista di Cevo, poco dopo le 1.30 della notte tra giovedì 28 e venerdì 29 nvembre.
L’allarme per le fiamme chi si stavano sprigionando dal tetto della casa è stato dato da una vicina di casa, essendo tutte le case della via tra loro collegate: sul posto sono arrivate in sequenza quattro squadre di Vigili del fuoco: due da Edolo con l’Aps e l’autobotte, una da Breno ed una squadra di vigili permanenti da Darfo: le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza della zona sono durate fino alle 6.00 del mattino. L’incendio ha interessato l’intero edificio, piano terra e primo piano, fino alla copertura in legno del tetto. In un primo momento l’intervento si è concentrato nella ricerca dell’uomo che viveva all’interno, che è stato trovato carbonizzato sul letto. Quindi le operazioni di spegnimento hanno evitato che il fuoco si propagasse alle abitazioni contingue. Pare che l’uomo si fosse barricato all’interno, sprangando la porta di accesso con un paletto in legno. Le cause dell’incendio sono ancora tutte da valutare da parte dei Carabinieri di Cevo e NIA, Nucleo investigativo antincendio dei Vigili del fuoco di Brescia. Non si escluderebbe però un gesto estremo. L’uomo, infatti, conviveva con una signora rimasta vedova, originaria di Andrista, di 14 anni più anziana di lui, con la quale si erano conosciuti il1 3 dicembre di 6 anni fa. E proprio il 13 dicembre avevano fissato la data del matrimonio civile in Municipio a Cevo. Ma negli ultimi tempi pare che il suo comportamento fosse diventato violento: i vicini di casa, in un paese che sta tutto in un fazzoletto di terra, sapevano e segnalavano le frequenti esplosioni d’ira dell’uomo verso la sua compagna che, con gli altri, continuava a minimizzare. Fino ad un fatto particolarmente grave, accaduto venerdì 23 novembre, quando la donna, in seguito a violenza fisica subita dal compagno, era stata ricoverata in Ospedale e quindi trasferita in una struttura protetta lontana da Andrista. A quel punto, Luigi Colledan, probabilmente si è reso conto di cosa lo aspettasse e potrebbe aver avuto un crollo psicologico. Toccherà ora agli inquirenti risalire alla causa dell’accaduto. La compagna di Coleldan è stata raggiunta dalla notizia della tragica morte dell’uomo mentre si trovava nella struttura protetta: è stata sostenuta nel momento tragico e duro dallo staff di educatori e da una psicologa