Cerca
Close this search box.

Disagi in aumento sulla Sebina occidentale

E’ ancora chiusa la strada provinciale Sebina occidentale 469 quando il 13 giugno una frana di massi imponenti tra Riva di Solto e Zù ha ostruito la carreggiata facendo temere il peggio.

Nessuno sa dare riposte sul fatto che possa riaprire, anche solo a senso unico alternato, prima della chiusura di «Floating Piers». Il settore viabilità della Provincia di Bergamo in una nota ufficiale dichiara che la riapertura a breve è impossibile. L’attività più colpita, come anche in passato, è il noto ristorante Zù nell’omonima località proprio dove sono caduti i massi: le prenotazioni sono crollate di almeno il 60% rispetto a stessi periodi degli scorsi anni. La parete da cui sono scesi i massi era completamente spaccata con almeno 200 m³ di roccia per un’altezza di 70 metri e una larghezza di30, come risulta dai sopralluoghi effettuati da esperti e geologi. In questi giorni sta per essere ultimato il disgaggio del materiale pericolante con cariche a gas in modo che le detonazioni siano meno violente e più controllate, poi si procederà a ripulire tutto il versante dai detriti, quindi inizierà il ripristino delle reti paramassi. A seguito delle verifiche da parte del geologo della Provincia sull’effettivo stato del fronte instabile il costo dell’intervento si aggira sui 300.000 euro. Iniziano a farsi pesanti anche i disagi dei residenti dei vari paesi dell’Alto e Basso Sebino che devono raggiungere i posti di lavoro a sud e a nord dell’interruzione, i titolari di attività commerciali, i familiari degli ammalati ricoverati negli ospedali di Lovere e Sarnico. Le uniche alternative per raggiungere con i propri mezzi i luoghi a sud e a nord di Riva di Solto sono la SS42 o la SP 91 fino a Trescore e poi la deviazione ancora la statale 42 della Valcavallina.

Condividi:

Ultimi Articoli