Bancarotta fraudolenta, truffa alla Regione, concussione e corruzione: per l’ex sindaco di Foppolo Giuseppe Berera sono ben 23 i capi d’imputazione: l’accusa lo ritiene al centro dell’associazione per delinquere con altri indagati, in totale 17, sui cui pendono un totale di 44 capi d’imputazione.
L’ipotesi accusatoria è quella di un’associazione per delinquere finalizzata a una serie «indeterminata» di reati, uno spaccato di oltre dieci anni di gestione «privatistica della cosa pubblica» (secondo la definizione del gip ), declinata, secondo l’accusa, in un’implacabile volontà di potenza e prepotenza.A due anni di distanza dall’avvio dell’inchiesta, la Procura ha chiuso il primo maxi-filonesul caso Foppolo e per ora all’appello degli inquirenti manca la miccia che ha fatto esplodere la bomba, la risposta alla domanda: chi ha dato alle fiamme le cabinovie Quarta Baita e Montebello la notte dell’8 luglio 2016? Le accuse formulate verso i 17 indagati, a capo dei quali vi sarebbe l’ex-sindaco di Foppolo Beppe Berera, sono bancarotta fraudolenta della Brembo Super Ski, per almeno 30 milioni, l’appalto truccato a favore dell’imprenditore Sergio Lima per il riposizionamento della telecabina da 12 posti sul tracciato Ronchi-Montebello, la truffa da 3,9 milioni alla Regione per ricevere contributi per lavori, la concussione all’imprenditore Franco Quarti per mettere mano su terreni e impianti di sua proprietà, a Valleve. E poi i falsi in relazione a presunte delibere comunali e di Giunta inesistenti, gli abusi d’ufficio, la distrazione di 698.522 euro dalla decotta Bss direzione Hong Kong, la tangente da 75 mila euro versata dall’imprenditore Sergio Lima all’ex sindaco di Foppolo Berera, come ricompensa per i lavori assegnati direttamente alle società di Lima senza passare dai bandi pubblici; il tutto avrebbe fruttato a Lima 4,5 milioni tra il 2010 e il 2013. E infine, tra le altre contestazioni a Berera, la ricettazione di una carta d’identità in bianco e la tentata estorsione e le lesioni a Davide Midali e a suo figlio piccolo (lesioni aggravate) per «convincerlo» a non reclamare crediti verso la Bss, con il complice silenzio (l’ipotesi di reato è favoreggiamento) dell’ex sindaco di Valleve Santo Cattaneo. Un elenco di 44 capi d’imputazione, dei quali 23 contestati a Berera. Secondo il pm Gianluigi Dettori è l’ex sindaco, che il 14 dicembre sarà a processo per peculato, il promotore della presunta associazione per delinquere che vedrebbe come gregari in totale 44 persone, tutte chiamate a rispondere, a vario titolo, di reati di diversa entità.